
Oggi con un ricco programma di iniziative il Comune e la Comunità Ebraica di Pisa ricorderanno l’anniversario della firma delle leggi razziali del 1938 nel "Giorno della Memoria" contro la persecuzione degli ebrei e contro ogni forma di razzismo, organizzata con il sostegno di Anpi e Parco Regionale di San Rossore. Dopo il ritrovo alle 10 presso la Sinagoga e la deposizione di una corona di alloro alla lapide (in via Sant’Andrea 22) che ricorda il sacrificio di Pardo Roques e dei pisani, ebrei e non ebrei, uccisi dai nazisti, alle 11.15 avrà luogo l’intitolazione della rotatoria di via delle Cascine (incrocio con l’Aurelia – San Rossore) ad Anna Frank, con interventi del sindaco, Michele Conti, e del vicesindaco Raffaella Bonsangue. Alle 11.45 una corona di alloro sarà deposta anche di fronte alla lapide (a Cascine vecchie nella Tenuta di San Rossore) che ricorda la firma delle leggi razziali avvenuta il 5 settembre 1938 a San Rossore e la persecuzione contro gli ebrei. A chiusura della mattinata di ricordo gli interventi di Conti, del presidente del Parco di San Rossore, Lorenzo Bani, del presidente della Provincia di Pisa, Massimiliano Angori, del presidente del consiglio comunale, Alessandro Gennai, e del presidente della Comunità Ebraica pisana, Maurizio Gabbrielli. CoopCulture, invece, organizza visite guidate al cimitero ebraico (10.30 e 11.30) e alla Sinagoga (15.30 e 17). Obbligo di mascherina e Green Pass. In occasione della ricorrenza torna però a protestare il comitato "San Rossore 1938" per il silenzio di Comune e università sulla proposta, avanzata con un documento pubblico che ha già raccolto alcune migliaia di sottoscrittori, per cambiare il nome della strada intitolata a Giovanni D’Achiardi. Nel documento, firmato dai promotori del comitato, Michele Battini e Davide Guadagni, si chiede la cancellazione di Via Giovanni D’Achiardi, un personaggio pubblico di vasta notorietà che, negli anni delle leggi razziali fu rettore, senatore, podestà, direttore della Normale e presidente della Cassa di Risparmio di Pisa.