GABRIELE MASIERO
Cronaca

Sale delle Baleari diventa un ring. Conti: "Venerdì una pagina buia". E Ziello lo attacca: "Non mistificare"

In consiglio comunale si consuma la frattura tra il parlamentare della Lega e il sindaco del suo stesso partito

Sale delle Baleari diventa un ring. Conti: "Venerdì una pagina buia". E Ziello lo attacca: "Non mistificare"

Come dentro un ring. Qualcuno avrebbe potuto pensare a una partita a scacchi. Ai soliti sofismi della politica, a qualche accento diverso qua e là. Invece alla fine il sindaco Michele Conti e il deputato (e capogruppo) Edoardo Ziello se le sono date di sante ragione. A parole, certo. Perché la seduta di ieri del consiglio comunale è stata interamente dedicata alle cariche della polizia al corteo studentesco di venerdì mattina ed è in Sala delle Baleari che si è consumata la frattura tra i due (ormai ex, forse) compagni di partito. Da una parte il primo cittadino che nel suo lungo intervento ha ribadito l’amarezza per le scene circolate sui social e ha di nuovo teso la mano agli studenti invitandoli alla Consulta dei giovani di domani e annunciando di partecipare giovedì a un momento di confronto al Russoli, dall’altra il parlamentare che ha "definito frutto di una realtà strumentalizzata e di mistificazione le critiche alla polizia". Due mondi diversi ("al contrario", secondo Ziello quello di chi sta con gli studenti) che ieri in aula non si sono mai incontrati. Le cariche della polizia, ha ribadito Conti, sono stati "una pagina buia per la nostra città: Ho avuto modo di parlare con molti cittadini preoccupati a buon diritto dopo aver visto le immagini crude che abbiamo visto tutti e a prefetto e questore ho ribadito che le immagini circolate sui social rimandano a un tempo che credevamo appartenesse al passato e non vogliamo certo che torni". Per il sindaco "le forze dell’ordine fanno un lavoro prezioso per garantire la sicurezza dei cittadini e capisco che non sia facile, in certe occasioni, gestire l’ordine pubblico, ma proprio per non intaccare la fiducia che i cittadini devono avere negli uomini in divisa, si deve poter criticare il loro operato con serenità quando necessario".

Del resto, ha osservato, "la maturità di una democrazia si misura anche su queste basi: a tutti deve essere permesso di manifestare le proprie idee, non solo perché lo dice la democrazia, ma perché lo impone il nostro vivere civile" precisando però che "spetta ai magistrati accertare le responsabilità, non al consiglio comunale". Infine, il sindaco ha concluso che "con i ragazzi non si devono usare i manganelli, si deve usare l’esempio".

Ziello ha meditato per un paio d’ore la replica e poi ha cannoneggiato: "Il periodo buio è quello che si vive in quest’aula dove da sinistra si interrompe chi non la pensa allo stesso modo, ma, lo ricordo anche al sindaco è anche rappresentare una realtà strumentalizzata per denigrare la polizia che ha usato il manganello per difendersi. Cambiarerotta altro non è che la giovanile comunista che usa questa strumentalizzazione per attaccare il governo e delegittimare la polizia, intento al quale si è associato anche il Pd che ha sposato le tesi dell’estrema sinistra. Quel corteo non era autorizzato, come invece avrebbe dovuto essere secondo ciò che prevede la legge, e dunque non c’è da stupirsi a vedere quelle immagini visto che i manifestanti hanno cercato in ogni modo con offese e sputi di entrare in contatto con la polizia". Infine, il parlamentare e consigliere comunale, che ha più volte ribadito di parlare a nome della Lega, ha preso con nettezza le distanze dal sindaco: "La polizia non ha aperto una battuta di caccia agli studenti, ma ha reagito a un tentativo di oltrepassare un presidio statico delle forze dell’ordine". Chiudendo con una specie di avvertimento politico criticando alcune "scelte di mobilità dell’assessore Dringoli" e bacchettandfo anche il presidnete del cosniglio comnunale (pure lui leghista), Alessandro Bargagna, che ha replicato ironicamente: "vabbeh, anche la mia mamma da piccolo a volte mi bacchettava".