ILARIA VALLERINI
Cronaca

Riccardo, Alessia, Biagio ed Elisa: i primi Erasmus italiani all’Università di Pisa

Il progetto appena avviato consente la mobilità fra studentesse e studenti degli atenei del nostro Paese

Elisa Veneruzzo, Biagio Aurimma, Giovanni Paoletti, Alessia Ambroso e Riccardo Borsarelli

Elisa Veneruzzo, Biagio Aurimma, Giovanni Paoletti, Alessia Ambroso e Riccardo Borsarelli

“Con l’Erasmus ai nostri giovani si è allargata la vita, perché la vita non si può solo allungare si può anche allargare e qualche volta è meglio allargarla che allungarla”. Il sogno europeo, di cui ha parlato anche Roberto Benigni nella serata evento “Il Sogno” su Rai 1, si "allarga" ancora e abbraccia il nuovo programma Erasmus Italia. Riccardo, Alessia, Biagio ed Elisa sono fra i primi studenti italiani a varcare la soglia dell’Università di Pisa e a battezzare questa nuova modalità di mobilità giovanile. Ciascuno con una storia e un progetto da realizzare. Riccardo Borsarelli arriva da Torino, studia filologia classica e a Pisa sta seguendo corsi in filologia greca e tardo-antica. Alessia Ambroso proviene dall’Università Federico II di Napoli, è iscritta a scienze biologiche e lavora a una tesi in neuroscienze sulla sclerosi multipla sotto la guida della professoressa Elisabetta Ferraro. Anche Biagio Aurimma è napoletano e frequenta la stessa università: è a Pisa per un progetto sulla malattia di Alzheimer condotto nel laboratorio del professor Marco Onorati, che potrebbe proseguire fino a dicembre. Elisa Veneruzzo, infine, viene da Padova e si sta dedicando a una tesi innovativa sull’applicazione della bioingegneria al monitoraggio non invasivo del benessere dei cavalli, frutto della collaborazione tra i dipartimenti di Ingegneria biomedica e Scienze veterinarie dell’ateneo pisano. Sono dunque loro i pionieri del programma di mobilità nazionale Erasmus Italia varato lo scorso anno e ora entrato nel vivo grazie a un piano di accordi siglato dall’Università di Pisa con gli atenei di Pavia, Padova e Federico II di Napoli, e convenzioni singole con Roma Tre, Salento e Torino. Il programma, finanziato dal Ministero dell’Università e della Ricerca, consente a studenti di laurea magistrale o a ciclo unico di svolgere un periodo di studio da tre a sei mesi in un’altra università italiana, con una borsa di mobilità mensile di 600 euro. “Gli studenti arrivati a Pisa in questo semestre sono17 – ha commentato il prorettore alla didattica Giovanni Paoletti – La loro partecipazione e i loro primi pareri ci dicono che l’Erasmus italiano è un’esperienza che può funzionare. Abbiamo provato a cogliere questa occasione per valorizzare le potenzialità del sistema universitario italiano e rafforzare le reti di collaborazione con altri Atenei o crearne di nuove. Quest’anno l’importante era rompere il ghiaccio”. Non mancano però i problemi, a partire "dalla difficoltà abitativa - aggiunge Paoletti -, ma gli studenti che sono oggi da noi hanno mostrato motivazione e trovato soluzioni. Alcuni di loro rimarranno a Pisa anche oltre il periodo previsto dalla mobilità, per completare il lavoro”. “Per il prossimo anno accademico – conclude Paoletti - sono previste maggiori risorse da parte del Ministero e come Ateneo stiamo ampliando le convenzioni in essere, mentre altre sono in dirittura d’arrivo”.