"Quattrocento libri sotto l’acqua, erano un blocco di sale e fango"

Libraia di Marina di Pisa, Mariangela Mori, racconta come ha vissuto il disastro maltempo e come ha ripulito la sua libreria, "Civico 14", danneggiata dall'acqua. Ora sta progettando iniziative per riprendersi, ma è ancora presto.

"Quattrocento libri sotto l’acqua, erano un blocco di sale e fango"
"Quattrocento libri sotto l’acqua, erano un blocco di sale e fango"

Mariangela Mori è arrivata quando l’acqua aveva già invaso tutto, strade e negozi. "Ero a Firenze e ho vissuto il prima attraverso i racconti dei marinesi". "E’ succeso tutto in un quarto d’ora", racconta la libraia che gestisce l’attività "Civico 14" in via Maiorca, nel cuore del disastro maltempo. In quattro anni è diventata un simbolo di Marina di Pisa. "Per fortuna, l’acqua è salita all’interno fino ad arrivare a 10 centimetri ("sono stata fortunata") e non a 40 come altrove, altrimenti mezza libreria sarebbe stata allagata". Ma il danno c’è stato: "Avevo ceste con libri appoggiati a terra. Circa 400, già smaltiti perché erano diventati un blocco di sale, acqua e fango. Ho provato a tenere il condizionatore acceso per due giorni per asciugarli, ma ormai erano rovinati. A volte ci si deve arrendere all’evidenza".

All’esterno, sul marciapiede, restano i sacchi di sabbia appoggiati e la ‘mota’, così si chiama qui dove ha creato tanti problemi e disastri.

"Erano soprattutto libri per bambini da colorare e volumi doppi che tenevamo per terra, accumulati nel tempo – prosegue Mariangela – Abbiamo ripulito tutto e la libreria è tornata completamente libera e accessibile. Tanto che oggi abbiamo il nostro gruppo di lettura".

Mariangela guarda avanti: "Come ci riprenderemo? Abbiamo già in cantiere qualche iniziativa, ne stiamo parlando con l’aiuto di altri, ma è presto ancora. Intanto abbiamo ripreso tutte le nostre attività".

A. C.