
E’ emblematico il titolo della lettera del comparto medico del Pronto soccorso là dove si scrive "La sicurezza dei cittadini al pronto soccorso pisano". Ed è emblematico che la lettera veda tra i vari destinatari anche il sindaco Michele Conti oltre all’assessore regionale alla sanità Simone Bezzini. La parola chiave e sin troppo eufemistica è "boarding". Si usa il termine boarding per nascondere la nuda e cruda realtà, una realtà scomoda e non dignitosa e cioè che i pazienti del Pronto soccorso "stazionano anche tre giorni nei corridoi dello stesso nosocomio". E l’Anaao per voce del suo segretario Mauro Ferrari dice: "Ci vogliono più posti letto nei reparti. Basta ai tagli perché i pazienti del Pronto soccorso aumentano di continuo. E non si lasciano alcuni pazienti, tre giorni nei corridoi". Ed ecco la missiva inviata anche alla direttrice generale dell’Aoup Silvia Briani. "Come personale medico e del comparto operante all’interno del Pronto soccorso, ci sentiamo in dovere di comunicare la grave situazione di pericolo a cui sono sottoposti i cittadini che fanno accesso alla nostra struttura. La cronica, in continua crescita ed enorme situazione di "boarding" dei pazienti all’interno del Pronto soccorso cittadino, ci impone di assolvere al nostro dovere morale di sanitari e di informare quindi i vari livelli in lettura del rischio sanitario che è presente in questa condizione. La direzione da anni, ha provato molte e diverse soluzioni a questo fenomeno. Negli ultimi tempi, ha provato ad attuare (in tutto eccetto che nella parte di sostegno economico ai medici) la delibera Regionale 532 del 15 maggio 2023 volta a trovare soluzioni ai problemi del "boarding" e non solo. Nonostante tutto questo, e il costante e oneroso lavoro di questi anni, le scelte fatte sono palesemente insufficienti e i pazienti permangono in barella nei locali del Pronto soccorso per ore e giorni, senza vitto, servizi igienici dedicati ma soprattutto, come definitivamente dimostrato dalla letteratura scientifica, esposti ad un rischio clinico elevatissimo. Come medici e infermieri, dopo anni di stretta collaborazione e di denuncia interna volti a trovare delle soluzioni costruttive, ora riteniamo deontologicamente un dovere mettere tutti a conoscenza di questa situazione per trovare le più rapide e definitive soluzioni per la salute dei nostri pazienti e dei cittadini. Siamo preoccupati del pericolo presente e convinti che altre e diverse soluzioni siano praticabili".
Per Ferrari una delle soluzioni praticabili è quella dell’aumento dei posti letto che evidentemente è tanto semplice quanto complicata o solo più onerosa.
Carlo Venturini