REDAZIONE PISA

Primo giorno di scuola dopo le cariche-choc. Gli studenti del Russoli e la protesta che si fa arte

Ieri mattinata di co-gestione al liceo di via San Frediano, con lezione di primo soccorso insieme alla Misericordia e momenti di riflessione da cui è emersa l’idea di realizzare un’opera ispirata ai fatti di venerdì. Giovedì arriva il sindaco .

Primo giorno di scuola dopo le cariche-choc. Gli studenti del Russoli e la protesta che si fa arte

Dopo i difficili giorni che hanno seguito la manifestazione per la pace non autorizzata del 23 febbraio, durante la quale diversi studenti sono stati manganellati dalla polizia, il liceo artistico Franco Russoli prova a tornare alla normalità. Il ricordo è però ancora fresco nella mente dei ragazzi, come Niccolò Pilli, che si trovava a lezione durante la manifestazione e ha sentito le grida dei suoi compagni di classe dopo la carica delle forze dell’ordine. "Ho sentito le urla dei miei compagni, mi sono affacciato alla finestra e ho visto la scena. Sicuramente siamo tutti più uniti dopo questa cosa, dobbiamo per forza essere uniti. Ciò che è successo non va bene, non sta né in cielo né in terra, siamo stati attaccati, per loro sembra quasi sia stato uno sfogo".

Come Niccolò, sono diversi gli studenti che non riescono a dimenticare quel drammatico venerdì e i difficili momenti dopo che hanno visto agitarsi i manganelli. "È stata una cosa veramente vergognosa - afferma Alessandro Raffaelli, studente del liceo Russoli che si trovava alla manifestazione - la carica è avvenuta in maniera deliberata. Non ero in prima linea e come ho visto la carica ho tentato di scappare, ma le vie laterali a via San Frediano erano presidiate: volevano chiuderci in ogni modo per non farci fuggire. Non c’erano motivi né bisogno per fare ciò che hanno fatto. Oltre a toglierci il diritto di manifestare per la pace vogliono negarci il diritto di esprimere la nostra opinione e noi non ce lo faremo togliere". Una carica di speranza viene data a questi giovani dalla risposta popolare di solidarietà, che la città di Pisa ha fatto sentire fin dalla sera stessa del 23 febbraio "Ho sentito molto queste manifestazioni - continua Alessandro Raffaelli - Il coinvolgimento della città è stato molto bello perché ci sono state migliaia di persone fin dalla sera. Anche la protesta della Curva Nord è stata molto sentita. Non abbiamo fatto niente di male, né causato disordine o danneggiato niente, siamo scesi in piazza a cantare contro i responsabili di ciò che è stato fatto venerdì mattina". Le lezioni al Russoli non sono ancora riprese, ieri gli studenti hanno utilizzato la mattinata per una co-gestione, durante la quale hanno seguito un corso di primo soccorso tenuto dalla Misericordia di Pisa, un dibattito sulla violenza di genere, laboratori d’arte e delle attività libere. Per incanalare tutti i sentimenti provati dai giovani e farne arte. Arte di protesta. Intanto giovedì mattina, sarà il sindaco Michele Conti ad incontrare, a scuola, i ragazzi del Russoli. Per provare a ricucire quello strappo lacerante, tra giovani e istituzioni, dopo i fatti di venerdì.

Mario Ferrari