Pisa, 16 dicembre 2023 – Custodire la piazza più bella del mondo e i suoi monumenti, come luoghi di fede, luoghi di storia, patrimonio del mondo e della città di Pisa. Un’eredità preziosa da preservare, ma che si arricchisce di nuovi progetti e cantieri proiettati verso il futuro prossimo e oltre. Un anno che ha dato continuità alla progettazione già in essere, ma che porta anche, con la nuova governance, elementi di grande novità: così il presidente dell’Opera Primaziale Andrea Maestrelli ha illustrato il bilancio delle attività svolte nel 2023. Riassunto in un bel video che l’Opa ha commissionato e che ripercorre i momenti più significativi - uno fra tutti l’emozionante, magico concerto sotto le stelle del 9 agosto scorso, da settemila spettaori, che ha dato il via ai festeggiamenti per gli 850 anni del Campanile di Bonanno –, ma anche il lavoro quotidiano e certosino di un anno intenso.
"Oggi l’Opera della Primaziale Pisana – ha detto Maestrelli – , nonostante siano trascorsi ormai oltre nove secoli dalla posa della prima pietra per la costruzione della Cattedrale, continua a svolgere con grande professionalità il compito della salvaguardia di una cultura che è stata incredibilmente capace di esprimersi in capolavori architettonici oggetto di un valore universale rappresentato dal 1987 nella lista dei siti Unesco" Compito arduo, vista l’estensione delle superfici che costantemente devono essere monitorate e in parte restaurate dalle maestranze, dall’accoglienza che il personale di custodia deve svolgere verso milioni di visitatori e fedeli che ogni anni varcano la Piazza del Duomo, gli spazi che devono essere sorvegliati dal personale di vigilanza in un servizio continuo h24, dalla mole d’informazioni che devono essere gestite nei nostri archivi. "Tutto questo - ha sottolineato il presidente – è svolto da persone competenti, capaci e soprattutto attaccate al lavoro e desidero a nome della Deputazione dire loro grazie".
Tra i progetti in fieri, c’è quello per il nuovo museo delle antichità, fortemente voluto dalla presidenza Pacini, i cui lavori vedono la direzione scientifica del professor Salvatore Settis, e gli allestimenti dello studio Guicciardini&Magni, che ha già curato l’allestimento del Museo dell’Opera del Duomo.Il fil rouge sarà il riuso di opere antiche pre-medievali riutilizzate nei monumenti e negli spazi di Piazza del Duomo. Il cronoprogramma prevere ad anno nuovo i rendering e a fine 2025 l’inaugurazione del Museo.
Altra importante novità progettuale è il recupero, già avviato del “Giardino della Limonaia” , il "capannone degli agrumi" realizzato a fine XVIII secolo per volere dell’arcivescovo Angelo Franceschi, dal 2001 la Limonaia sede dell’Archivio Storico Diocesano di Pisa. Un giardino all’italiana che sarà recuperato, con viali in ghiaia, nuove alberature, fontana e sedute in pietra poste in corrispondenza delle intersezioni con l’asse principale dell’impianto architettonico. "Uno spazio – spiega Maestrelli – che offrirà ai visitatori un’oasi di ristoro e pace, ma che sarebbe perfetto per ospitare eventi aperti alla città e su questo l’interlocuzione con l’arcidiocesi è già avviata". Altro importante e costante lavoro della Primaziale è il monitoraggio su fune dei monumenti.
"L’Opera della Primaziale – spiega il presidente – è , dotata di restauratori specializzati nel monitoraggio su fune, si avvale di queste risorse ormai autonome per continuare le periodiche campagne di ispezione delle superfici architettoniche in quota. Le campagne d’ispezione iniziate con il Campanile nel 2021, proseguite sul Battistero nel 2023, continuano ora sulla Cattedrale, vengono svolte ormai in modo sistemico e cadenzato". E sono rese ancor più necessarie non solo per la sicurezza dei visitatori ma anche per monitorare gli effetti dei cambiamenti climatici che tanto impattano anche sulla. piazza più bella del mondo. E ancora il restauro deli Angeli cerofori di Giovan Battista Riminaldi, e il check up sugli affreschi del Camposanto, con la revisione - nel corso del 2023 - della parete nord, con il restauro de Le storie di Adamo ed Eva di Puccio e La vendemmia ed ebbrezza di Noè di Benozzo Gozzoli, il restauro del transetto del Santissimo Sacramento in Cattedrale che ha visto le maestranze del settore materico impegnate sul cantiere esterno per ripristinare le stuccature, là dove sono ancora evidenti i segni dell’incendio che devastò il monumento nel 1595. E ancora il restauro delle quadrifore del Camposanto che proseguono con gli interventi di pulitura anche attraverso strumenti laser.
"A questo scopo – ha spiegato il presidente - abbiamo assunto quattro nuovi restauratori, e altre assunzioni sono previste nei prossimi mesi.Ma, sotto traccia, già al lavoro da mesi, c’è anche il Comitato scientifico che sta organizzando il programma di eventi con cui, fino al 9 agosto 2024 si celebreranno gli 850 anni del Campanile Pendente. Che è luogo di fede, luogo di storia, patrimonio del mondo, ma soprattutto dei pisani.