TOMMASO STRAMBI
Cronaca

Indagato dirigente scolastico, conti in rosso bocciati dai revisori

Succede all'istituto Toniolo

Militari della guardia di finanza (foto di repertorio)

Pisa, 4 settembre 2017 - Non c'è pace per l’istituto comprensivo «Toniolo». Dopo le polemiche primaverili sulla costituzione per l’imminente anno scolastico di una classe prima alla elementare «Novelli» e di due prime alla elementare «Toti», arriva adesso un’inchiesta della Procura (coordinata dal sostituto procuratore Giancarlo Dominijanni) sulla gestione economica dell’istituto comprensivo. Nei giorni scorsi, infatti, militari della guardia di finanza si sono presentati nella sede dell’Istituto ‘Toniolo’. Una visita non proprio di cortesia. In mano avevano un decreto di perquisizione sulla base di una denuncia depositata nei mesi scorsi dopo che, lo scorso 23 maggio, i revisori dei conti hanno «bocciato» il bilancio consuntivo 2016. In quell’occasione i revisori dei conti, al termine dell’analisi dei documenti predisposti dalla direttrice dei servizi generali e amministrativi (Dsga), Domenica Loiodice Carbone, che aveva riscontrato «la mancanza di documenti probatori relativi a vari atti amministrativi del 2014 e del 2015», non avevano potuto far altro che «non esprimere parere favorevole sul conto consuntivo 2016».

In particolare i revisori dei conti avevano confermato «quanto già riscontrato dalla Dsga, circa l’irregolarità delle procedure gestionali, la mancanza di documentazione allegata alle liquidazioni (ordini, contratti), l’assenza di imputazione in bilancio e quindi l’impossibilità di un riscontro di certezza dei fondi iscritti nei vari capitoli». Tutti elementi che secondo i revisori dei conti rendono «inattendibili le risultanze contabili dello stesso consuntivo 2016». Proprio per questo gli stessi revisori dei conti non avevano esitato a evidenziare che «si tratta quindi di una cattiva gestione delle risorse finanziarie relative agli anni 2014-2015 e parte del 2016 che non consente l’approvazione dei tre consuntivi per l’inattendibilità delle risultanze contabili visto il reiterarsi dell’inosservanza dei principi contabili fondamentali e delle procedure gestionali previste per l’ordinamento contabile e finanziario».

Tra le altre voci ‘anomale’, come evidenziato dal consiglio d’istituto, anche quelle relative al contributo volontario versato appunto dai genitori dei bambini iscritti alle scuole dell’infanzia, elementari e medie afferenti all’istituto comprensivo (le scuole dell’infanzia: Pertini e San Rossore; le scuole primarie: Biagi, Cambini, Novelli e Toti; e le scuole Medie Toniolo con sede in via Qualquonia e succursale in Barbaricina). Per far luce su tutto questo, anche sulla base di alcune querele e contro querele tra la Dsga, che ha consentito scoprire tutte queste irregolarità, e il dirigente scolastico, Andrea Serani, si sono accesi i riflettori della guardia di finanza. E proprio il dirigente scolastico, Serani, sarebbe stato raggiunto da un avviso di garanzia in cui si ipotizzerebbero i reati di peculato, frode, appropriazione indebita e abuso di ufficio. Per questo negli ultimi giorni avrebbe affiancato all’avvocatessa Giovanna Bonanno, che già lo segue per le vicende relative al conto economico, anche il penalista Marzio Piselli.

Durante la perquisizione dei giorni scorsi, secondo alcune indiscrezioni non confermate dagli inquirenti che sulla vicenda mantengono il più stretto riserbo, sarebbero stati sequestrati numerosi documenti tra cui appunto i verbali dei consigli d’istituto e le ricostruzioni contabili degli ultimi anni.