PISA
Il 22 agosto è l’ultimo giorno utile per presentare le liste elettorali per il voto politico di settembre e la campagna elettorale scoppiata all’improvviso sotto il solleone ha costretto i partiti a rivedere in fretta e furia le strategie per selezionare i candidati garantendo profili adeguati da proporre agli elettori, senza minare troppo gli equilibri interni. Ad oggi l’unica certezza per Pisa è la discesa in campo del leader del Pd, Enrico Letta, che sarà candidato nel collegio uninominale del Senato. Per l’uninominale della Camera il centrosinistra potrebbe però puntare su un altro big: il ministro uscente Roberto Speranza, sostenuto anche dall’ex sindaco Paolo Fontanelli e da Sinistra civica ecologista e in vantaggio rispetto al pisano Nicola Fratoianni, leader di Sinistra italiana. Il Pd invece punterà su Ylenia Zambito per il plurinominale e, forse su Stefano Ceccanti, ma ha dato disponibilità a ricandidarsi Lucia Ciampi e reclama spazio anche l’ex governatore ed ex sindaco di Pontedera Enrico Rossi.
Nel centrodestra, invece, la corsa ai collegi è appena partita: Fratelli d’Italia punta all’uninominale della Camera: in pole c’è il consigliere regionale Diego Petrucci, ma ambisce alla candidatura anche l’assessore ai Lavori pubblici, Raffaele Latrofa. La capogruppo Giulia Gambini potrebbe essere un profilo per il plurinominale. La Lega, invece, è chiamata a giocare in difesa e a guardarsi dalla concorrenza interna proprio del partito di Giorgia Meloni e per ora sulle candidature è calata una cortina di silenzio. I deputati uscenti Edoardo Ziello e Donatella Legnaioli vorrebbero riprovarci, ma per entrambi la strada del collegio appare in salita. Il segretario cittadino del Carroccio però potrebbe trovare posto anche nelle liste del nord per garantirsi il secondo mandato in Parlamento. Meno probabile la candidatura sul territorio di Susanna Ceccardi. Forza Italia ha appena iniziato le riunioni a livello provinciale e regionale: per ora nomi top secret. La situazione più complicata è quella del M5S, all’improvviso senza alleati e isolato in Parlamento e fuori: a Pisa potrebbe correre Irene Galetti, ma il partito è in fase involutiva e c’è da capire se e quali scorie porterà con sé lo strappo con Di Maio e la crisi di governo. "Le candidature alle politiche - assicura la consigliera regionale pentastellata - si discutono in consiglio nazionale in questi giorni. Per le amministrative il cantiere con il centrosinistra continua e al momento per noi non si interrompe".
Le amministrative, infatti, sono l’altra faccia di questa medaglia. Tocca al centrosinistra individuare uno o una sfidante al sindaco uscente, Michele Conti, sostenuto dal centrodestra unito e, forse, da due liste civiche (Pisa al centro e una alla quale starebbe lavorando l’assessore Paolo Pesciatini).
Il M5S dice di non volere strappi, ma il Pd sembra avere chiuso la porta. I dem lavorano su alcuni nomi: la senologa Manuela Roncella (poco convinta), Francesco Barachini, presidente della Fondazione Dopo di noi e amico di Letta (che però si è ripetutamente detto indisponibile), l’economista Andrea Bonaccorsi e il presidente delle Acli, Paolo Martinelli. La sinistra radicale corre sola e (forse) punta di nuovo su Ciccio Auletta ribadendo il no a qualunque alleanza con il Pd.
Gabriele Masiero