GABRIELE MASIERO
Cronaca

Poli fuori dalla giunta, bufera nella Lega Sui social post indignati degli elettori

Dito puntato contro Ziello che in molti ritengono l’artefice del siluramento dell’ex assessore al sociale. Per ritrovare la pace potrebbe essere sacrificato il nome di Gennai nel ruolo di presidente del consiglio.

Poli fuori dalla giunta, bufera nella Lega  Sui social post indignati degli elettori
Poli fuori dalla giunta, bufera nella Lega Sui social post indignati degli elettori

di Gabriele Masiero

Pisa

La mancata conferma in giunta di Veronica Poli rischia di terremotare la Lega dalle fondamenta. Ventiquattr’ore dopo lo choc delle nomine, dentro il Carroccio pisano dilaga lo smarrimento. La base è inferocita, i dirigenti scelgono il no comment. Ma il fuoco cova sotto la cenere. E la tempesta sembra appena iniziata. Sui social network e nelle caselle di posta elettronica sono tantissimi i messaggi indignati di elettori che "sentono tradita" la propria fiducia. Poli con le sue 313 preferenze personali ha indubbiamente contribuito al successo di Michele Conti e del resto il partito aveva rivendicato per lei deleghe al sociale e alle case popolari che invece all’ultimo momento sono finite a Giovanna Bonanno, che nel voto di maggio non è andata oltre le 207 preferenze.

Tra i leader pisani della Lega non si mette in dubbio la discrezionalità della scelta da parte del sindaco, ma resta, anche per loro, il mistero sullo switch dell’ultimo tuffo tra Poli e Bonanno. Il Carroccio, sapendo che gli sarebbe toccato un solo assessorato, ha sempre rivendicato le deleghe del sociale e delle case popolari, puntando su Poli. E’ dunque colpa di Conti se l’ormai ex assessora al sociale ha perso la poltrona? Nessuno nella Lega se la sente di puntare direttamente il dito contro il primo cittadino, anzi dalla base trapela una delusione soprattutto nei confronti di parte della leadership. Intanto il caso però è già approdato ai livelli più alti del partito (leggi regionale e nazionale) per sviluppare una riflessione che possa chiudere questa pagina che sa tanto di autogol.

Sullo sfondo ci sono altre nomine, ma più che i posti, dicono in tanti dentro il Carroccio, "quello che vogliamo è vedere riconosciuto il merito delle persone, soprattutto in base al risultato elettorale". Nelle chat leghiste pisane il processo è già iniziato. E il principale imputato sarebbe il deputato Edoardo Ziello, primo degli eletti e, secondo molti militanti ed elettori, l’artefice del siluramento della stessa Poli. Lui non fa dichiarazioni e si limita a far sapere dal suo entourage che giovedì è stato impegnato per tutta la giornata a Roma nelle votazioni alla Camera. Provare a chiedere di più anche agli altri dirigenti leghisti oggi è impossibile. Lo choc è tutt’altro che smaltito e si aspetta che "la riflessione ai piani alti" si concluda per provare a rimettere insieme i cocci di un partito che a livello cittadino vive da anni una stagione di conflittualità interna. In questo clima tra una settimana la Lega rischia di presentarsi in consiglio comunale con una truppa di rappresentanti l’uno contro l’altro armati. L’intesa nel centrodestra assegnerebbe la presidenza dell’assemblea cittadina alla Lega: l’ex presidente Alessandro Gennai ci spera, ma il suo nome è poco gradito al resto della maggioranza e del tutto inviso alle minoranze. Una ritrovata pace potrebbe essere siglata sul nome di Veronica Poli, ammesso e non concesso che la diretta interessata sia disposta ad accettare l’incarico. Di sicuro i social scoppiano di messaggi di solidarietà per l’ex assessora e nei quartieri popolari sono in tanti a voler promuovere una protesta clamorosa. Sfratti e problemi non vanno in ferie, né aspettano i riti della politica. La Lega ha necessità di risolvere il guaio in fretta e senza ulteriori polemiche. Lo sa anche Conti.