Il sindaco e il generale si parlano. Prove di distensione dopo la bufera

Il 4 maggio fissato a Firenze il confronto ufficiale. Parco e Regione conoscevano il dossier già da un anno

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Pisa, 14 aprile 2022 - Il tavolo di concertazione sull’ipotesi di realizzazione di una cittadella militare a Coltano, nel cuore del parco di San Rossore, si aprirà il 4 maggio a Firenze, quando l’Arma illustrerò i dettagli del progetto. E’ stato il generale Pierangelo Iannotti, comandante della Legione Toscana dei carabinieri, a "recapitare" personalmente l’invito al sindaco Michele Conti durante un breve colloquio ieri pomeriggio a Palazzo Gambacorti. La mossa dell’alto ufficiale, accompagnato dal comandante provinciale Giulio Duranti, segue di 24 ore l’apertura al dialogo manifestata dal ministero martedì sera. Intanto, Conti ha ufficializzato la richiesta di incontro al ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. La visita di Iannotti è stata un segnale esplicito di distensione che l’Arma ha voluto inviare al territorio dopo giorni di polemiche e di unanime contrarietà di partiti e a associazioni. Al tavolo del 4 maggio , oltre al sindaco, saranno quasi certamente seduti anche il presidente del Parco, Lorenzo Bani, e la Regione Toscana.

Ma in questa vicenda sono importanti soprattutto le date. Il Governo, per decreto, ha stabilito che la base di Coltano assume carattere strategico per la difesa nazionale il 23 gennaio scorso, ma il Parco (e con esso quindi anche la Regione) era a conoscenza del progetto già dal 9 aprile 2021. Lo dimostra un carteggio tra gli uffici dell’ente regionale nel quale i funzionari Andrea Porchera e Francesca Logli esprimono parere contrario. Insomma, già sotto la presidenza di Giovanni Maffei Cardellini si sapeva tutto, eppure proprio lui da esponente di Italia Nostra, intervistato da La Nazione l’8 aprile scorso, ha lanciato strali contro il progetto dicendo di saperne "poco o nulla salvo la dimensione spropositata per quel contesto agricolo e isolato". Anche il suo successore Bani ha detto di non essere a conoscenza dei dettagli e così la Regione. Eppure i due funzionari Porchera e Logli nella loro relazione regolarmente protocollata scrivono: "La richiesta perviene sotto forma di progetto di fattibilità e comprende la relazione tecnica illustrativa, il quadro economico, 4 tavole tecniche dettagliate.

Il progetto si definisce come ricollocazione funzionale per tre reparti (Gis, Tuscania e Centro cinofili) in due particelle catastali di proprietà del Demanio su una superficie di 729.340 mq". E riferiscono anche altri dettagli del dossier inviato dall’Arma più di un anno fa: "Il progetto prevede la realizzazione di un Ufficio Comando e relativi parcheggi, centro cinofili con Ufficio Comando, magazzini e locali a servizio dei cani, cucce ed aree addestrative. Area Primo Reggimento Tuscania: uffici, magazzini materiali, reparti addestrativi, laboratori, capannoni, torre di ardimento, palestra polifunzionale e campo polivalente, area per decollo/atterraggi elicottero, 9 fabbricati per alloggi destinati al personale accasermato. Area Gis con fabbricati analoghi a quelli previsti per il Tuscania, campo di atletica, pista per addestramento alla guida veloce, centro addestramento comune per interventi su aeromobili. Ar ee comuni: viabilità, trattamento acque reflue, connessione alla rete elettrica nazionale, officine, autolavaggio, mensa, infermeria, isola ecologica, piscina, due foresterie, parcheggi, aula magna, due poligoni di tiro. Alloggi per militari con famiglia (18 villette a schiera composte da due fabbricati)".