
Pisa, Il Granchio Blu non convince i Cuochi Locali
Il granchio blu non convince la cucine pisane. L’animale da giorni sulle pagine dei giornali, si chiama Callinectes sapidus, è un crostaceo originario dell’Atlantico del Nord ed è il nemico giurato di cozze, vongole e crostacei. Con la sua voracità, è riuscito a dimezzarne la produzione italiana che vale cento milioni di euro. È proprio da questo numero, che nasce la diffidenza dei cuochi pisani. "Viene visto come un nemico" dice Daniela Petraglia, presidente di ConfRistoranti Pisa che ci spiega come mai a Pisa ancora non si può assaggiare il famigerato granchio.
Come mai i pisani sono così diffidenti?
"È un animale estraneo, che non appartiene al nostro habitat. In un mondo culinario in cui si cerca sempre di dare priorità ai prodotti locali, questo granchio viene visto come un intruso. In più non ha aiutato la campagna mediatica che lo ha criminalizzato per la sua voracità di vongole. Accadde la stessa cosa con il gambero killer".
Ma è buono?
"Gustoso, ed essendo molto grosso si presta bene ad insalate con la polpa del granchio, ma anche per primi piatti o al vapore. Inoltre, il costo è minimo. 8-10 euro al kilo. A Pisa i fornitori non ce l’hanno ancora, sul litorale non è presente in grandi quantità".
Lei lo servirebbe nel suo ristorante?
"Perché no, farei degli esperimenti".
E.M.D.P.