Knaster-Legends: colossi e possibili alleati

Interessi diversi, missioni non concilianti e per questo complementari fra loro. Ecco perché il magnate e gli inglesi possono fare squadra

Il presidente Corrado con il direttore Gemmi

Il presidente Corrado con il direttore Gemmi

Pisa, 14 gennaio 2021 -  Complementari , è questa la parola giusta che fonde due partite separate e che – se andranno in porto – troveranno reciproca soddisfazione creando un surplus per la città. Parliamo di due affari che corrono paralleli: da una parte c’è l’acquisizione della parte sportiva ad opera del magnate Knaster (vedi pezzo a fianco), dall’altra la realizzazione della nuova Arena attraverso l’azione di una multinazionale dello sport inglese, la "Legends International". Cosa sta accadendo . I professionisti della "Legends International", ormai da marzo, stanno studiando il progetto preliminare della nuova Arena. In buona sostanza stanno approfondendo un’intuizione iniziale: "Pisa può essere un buon investimento per il gruppo?". Evidentemente le premesse sono state soddisfacenti perché lo studio vive una fase piuttosto avanzata. La speranza è che questo iter vada presto a concretizzarsi in un atto concreto: ovvero la redazione di un Pef definitivo. Perché cambiare il Pef . Un Pef che sarà completamente diverso da come era stato pensato in un primo momento. La "Legends International" – di cui nell’articolo sotto vi spieghiamo i segreti – ha un modus operandi specifico: richiede la gestione esclusiva degli impianti. Saranno gli inglesi a mettere gran parte dei soldi per la costruzione dell’Arena, ma anche a gestirla direttamente (nessun affitto). Sotto il controllo della "Legends International" vi sarà quindi l’area commerciale, ma anche l’organizzazione di grandi concerti e eventi per uno stadio che deve essere "vivo" ogni giorno della settimana. E’ evidente, fra l’altro, che una operazione tanto ambiziosa richiami un interesse diffuso che va oltre al calcio: così manager della musica che lavorano per festival prestigiosi stanno guardando a Pisa con entusiasmo. Questo quadro in divenire – fra l’altro – spiega anche i ritardi del Pef. Parliamoci chiaro: fino a pochi mesi fa si credeva che i soldi dell’operazione dovessero arrivare dal credito sportivo o da Invimit (sostanzialmente attraverso mutui e prestiti). Dall’inverno scorso invece si è affacciato questo nuovo partner inglese pronto a diventare parte integrante dell’investimento. Un cambio radicale. E giustamente il Pisa si sta prendendo tutto il tempo necessario. Il ruolo del Comune . Legends pagherà per intero stadio? No. Alla costruzione comparteciperà il Pisa e magari altri investitori privati (forse una banca). Potrebbe anche cambiare il ruolo del Comune che, fino ad oggi, si pensava dovesse contribuire all’investimento per una quota vicina al 10%. Nel nuovo progetto verrà chiesta in concessione la struttura e il Comune potrà godere di un canone annuale prestabilito. Il disposto combinato . Tutto questo piano – che Corrado, Ricci e Pasquarelli stanno portando avanti da tempo –, potrà mutare di fronte ad un eventuale cambio di proprietà? No. Knaster e Legends International svolgono due lavori diversi e, in qualche misura, complementari. Per Knaster avere come partner nel progetto stadio una realtà come "Legends" è un valore aggiunto. Per gli inglesi sapere che la società è in mano ad un magnate stimato è una garanzia non da poco. Insomma le due operazioni potrebbero completarsi a meraviglia.