Piova analizza la crisi: "Serve l’aiuto di tutti"

L’ex campione e le ultime scelte: "Anconetani apriva gli allenamenti proprio quando le cose andavano male, tifosi indispensabili"

di Michele Bufalino

Lamberto Piovanelli, uno che di promozioni in Serie A, salvezze e retrocessioni se ne intende, forte dei suoi 40 gol tra massimo campionato italiano e Serie B con la maglia nerazzurra, fotografa l‘attuale momento di difficoltà del Pisa, dopo la brutta sconfitta col Frosinone e a 180 minuti dalla fine del torneo.

Piovanelli, la squadra è tornata ad allenarsi, ma non ha aperto le porte di San Piero ai tifosi. Come giudica la scelta?

"Per me una scelta sbagliata. Ai miei tempi con Romeo Anconetani il presidente apriva gli allenamenti proprio quando le cose andavano male. Ci prendevamo i fischi dei tifosi, ma anche gli applausi di incoraggiamento. Non è un segnale positivo e adesso serve l‘aiuto di tutti per raggiungere i playoff".

Che cosa pensa di questo momento?

"Abbiamo toccato il fondo, così non ci siamo. Nel mio negozio arrivano tanti feedback da parte dei tifosi. Vedo molta delusione, nonostante paradossalmente il Pisa sia ancora pienamente in corsa per i playoff".

Il Pisa può riuscire in questa situazione a raggiungere i playoff?

"Non può esserci un playoff senza il Pisa. Per gli investimenti fatti, per la passione dei tifosi, per tutto quello che è successo quest‘anno e per una piazza che ha sempre dimostrato di essere da Serie A".

Cosa è successo a questo Pisa?

"La situazione è inspiegabile, ma è figlia di alcune problematiche. Intanto voglio ringraziare mister D‘Angelo, ha fatto qualcosa di splendido da quando è arrivato. Poteva essere una stagione oltremodo disastrosa se si fosse continuato sui binari di inizio stagione. Il Pisa è arrivato fino alle primissime posizioni e francamente non vedevo tanta differenza col Genoa. D‘Angelo ha preso una squadra allenata e preparata da altri e ha fatto un capolavoro. Però è anche vero che ci sono stati problemi che si ripetono da tempo".

Per esempio?

"In ognuno degli ultimi campionati il Pisa non ha mai avuto grande continuità di rendimento, anche nella preparazione. E il carattere e la cattiveria spesso sono una conseguenza di come si sta fisicamente. Forse sarebbe anche servito qualche giocatore diverso sul mercato. Una punta di caratteristiche diverse ad esempio, qualche leader in mezzo al campo che non c‘è. Alcune scelte di mercato e alcuni investimenti non mi sono sembrati oculati".

Come le è apparso questo Pisa contro il Frosinone?

"Mi è sembrata una squadra che, raggiunta la salvezza matematica, non abbia più niente da chiedere al campionato. Sembrano tanti singoli in campo e non un gruppo coeso. Mancano alcuni leader, quelli che ci sono evidentemente non riescono a trasmettere determinati valori agli altri. Ci sono giocatori al di sotto delle aspettative. Da Nagy a Marin passando per Gliozzi".