CARLO VENTURINI
Cronaca

Piazza Dante, l’ultima frontiera della malamovida

Fra sabato e domenica maxi rissa fra ragazzini per colpa di alcol e sostanze stupefacenti. Gli esercenti: "Se continua così, chiudiamo"

di Carlo Venturini

Metti 200 ragazzini, aggiungici varie bottiglie di vino ad un euro e cinquanta, condisci il tutto con canne e pasticche made in Magreb e il tafferuglio è imbandito. Lo scenario è piazza Dante ed i fatti risalgono alla notte tra sabato e domenica. Se il cocktail di sostanze alcoliche e stupefacenti, non fosse bastato, è arrivata anche la sparizione di un cellulare ha scatenare l’ira di alcuni minorenni che hanno spaccato tre tavoli. E non eravamo nemmeno a mezzanotte.

L’alcol, a prezzi stracciati, questa volta non è stato portato dai soliti ciclisti stacanovisti dell’abusivismo alcolico, bensì veniva venduto regolarmente. Un commerciante è stato testimone della nottata e ha rischiato che anche il suo esercizio venisse coinvolto nei danneggiamenti. "Erano tantissimi. Era una muraglia. I giovanissimi, quasi tutti minorenni, si estendevano dalle mura del palazzo della Sapienza a quelli opposti alla piazza": dice il testimone ancora in bilico tra il pericolo scampato e la rabbia per quanto accaduto. "E’ sempre stata una piazza tranquilla – riprende – , al massimo è un po’ rumorosa nel clou dell’estate mentre ora, invece, sono già due sabati che non si fa vita. Se si deve lavorare così, la sera chiuderò". Da altre testimonianze, risulta chiaro anche il contesto in cui si è scatenato il colossale tafferuglio, e cioè la presenza di due magrebini già noti in zona che smerciavano "pasticche ed altro" ai minorenni; questi, parecchio su di giri hanno cominciato a tirarsi petardi e raudi tra i piedi. La sparizione di un cellulare (ecco il futile motivo irrorato da alcol e droga) ha dato il via ad una serie di vandalismi sia all’arredo di un locale che alla piazza.

Da qui sono scattate le chiamate al numero unico 112. Sul posto sono intervenuti sia carabinieri che polizia. "E cosa potevano fare? Erano in cinque. Di là, ripeto, c’era una muraglia umana". Il testimone fa alcune considerazioni a dir poco di buon senso e che sono state più volte proposte dai comitati dei residenti. "Queste situazione si devono prevenire. Perché non c’erano forze dell’ordine già alle 22.30? Perché non si fanno veder prima? Perché non lasciare una pattuglia in via preventiva in zona?". Queste richieste sono state fatte anche per piazza delle Vettovaglie e piazza Sant’Omobono. Ora piazza Dante va ad allungare la lista e rischia di diventare un altro hot-spot della malamovida pisana visto che lì ad un passo c’è quella "grande cassa acustica" in cui si è trasformata piazza dei Cavalieri dove si tira avanti fino alle 5 del mattino.

Ecco le ultime considerazioni lapidarie del nostro testimone: "Ma i genitori di questi ragazzini sono contenti quando il loro figlio torna a casa sbriciolato da alcol e droga? E domani sera (ndr,stasera) cosa succederà?". Piazza Dante sta lentamente scivolando verso quella malamovida di cui la cronaca tracima. Questa piazzetta su cui si affacciano le sedi di Giurisprudenza, Fisia, si aggiungerà alla mappa del degrado? I presupposti, purtroppo, si stanno accumulando.