Piano rifiuti, base militare, Acque. I fedelissimi di Schlein si dimettono contro la segreteria di Oreste Sabatino

Addio al vetriolo della vicesegretaria Linda Vanni, con Gabriele Toti, Liviana Canovai, Valentina Ricotta e Roberto Fiore

Piano rifiuti, base militare, Acque. I fedelissimi di Schlein si dimettono contro la segreteria di Oreste Sabatino
Piano rifiuti, base militare, Acque. I fedelissimi di Schlein si dimettono contro la segreteria di Oreste Sabatino

di Gabriele Masiero

PISA

Piano regionale dei rifiuti, presidenza Acque e base militare al Cisam spaccano la segreteria provinciale del Pd. Ma sullo sfondo, in realtà, c’è la partita del congresso comunale del partito, a Pisa, che si celebra a fine anno. Così l’esecutivo provinciale dem unitariamente e faticosamente costituito un anno e mezzo fa si sbriciola. I fedelissimi di Elly Schlein si dimettono e firmano un documento al vetriolo contro il segretario Oreste Sabatino (nella foto): sbattono la porta la vicesegretaria Linda Vanni (siede anche nella segreteria regionale ed è candidata a sindaca di Montopoli), il responsabile organizzativo Gabriele Toti (sindaco di Castelfranco), la responsabile delle politiche sociali, Valentina Ricotta (vicesindaca e candidata sindaca in pectore a Calci), la pontederese Liviana Canovai (responsabile scuola e cultura) e l’assessore palaiese Roberto Fiore (responsabile ambiente). L’attacco a Sabatino è riassunto in tre punti: rifiuti, Acque e base al Cisam, temi che, peraltro, secondo i bonacciniani pisani, "potevano essere trattati a livello regionale ma la segreteria toscana (guidata dallo sclheiniano Fossi, ndr) non l’ha fatto".

Lo scontro vero però si gioca tutto a Pisa sulla partita di Acque (prima ancora che della multiutility) e sul congresso cittadino con i sostenitori del segretario uscente fedelissimo di Elly Schlein Andrea Ferrante che avrebbero adombrato sospetti su un anomalo tesseramento delle ultime settimane che avvantaggerebbe l’area riformista. La guerra intestina dem, che a queste latitudini va avanti da quasi un decennio più o meno con gli stessi interpreti, torna al calor bianco. Tuttavia il documento dei dimissionari dalla segreteria provinciale prova a celarla dietro alle critiche sul piano dei rifiuti, che ha acceso una polemica rovente anche tra i sindaci della Valdera ("non ha trovato sedi adeguate di discussione negli organismi del partito provinciale"), la vicenda della presidenza Acque finita in cul de sac, dopo l’inedito accordo tra Pisa, area lucchese e socio privato Acea frutto, secondo Vanni, Toti, Ricotta, Canovai e Fiore, dell’"accordo esclusivo con l’Empolese-Valdelsa, facente già parte della multiutility fiorentina" insieme "all’assenza di dialogo con gli altri territori coinvolti", che hanno "prodotto una grave frattura tra i soci pubblici dagli esiti imprevedibili".

I cinque dimissionari ribadiscono anche il loro "sì alla ripubblicizzazione dell’acqua e no all’ingresso nella multiutility". Infine, la base al Cisam, accompagnata dalle amministrative: sulla base si dice che "è mancata la discussione negli organismi dirigenti prima della decisione della Comunità del Parco che di fatto ha dato il via libera al progetto" e sulle elezioni si definisce "preoccupante la mancata preparazione degli appuntamenti dei 26 comuni che andranno al voto".

Immediata e altrettanto feroce la replica di Sabatino: "Quello che sta avvenendo non ha nulla a che fare con la politica, con le regole che si è data la nostra comunità e con il messaggio di oggi (ieri, ndr) di Elly Schlein. È chiaro che si tratta di una questione personale e non politica. Coerenza vorrebbe che i temi legati a rifiuti, multiutility e base militare fossero davvero le ragioni di chi oggi si dimette dalla segreteria provinciale facesse lo stesso nella segreteria regionale, dato che sugli stessi temi, a quel livello, non c’è stato nessun confronto". Infine, l’appello di Sabatino a mettere da parte le correnti per sostenere il partito in vista della tornata elettorale di primavera: "Auspico che chi ha a cuore davvero questo partito e questo territorio, lasci da parte le questioni personali e di chi si è votato al congresso, ma riprenda a lavorare per rafforzare il Pd come ricordano sempre segretaria nazionale e segretario regionale. In ballo c’è il futuro dei nostri comuni, che nessuno di noi, spero, voglia lasciare alla destra".