CARLO VENTURINI
Cronaca

Pezzi da museo: "Bussiamo alle porte del Louvre di Parigi per collaborazioni"

Le ambizioni, le idee e le soluzioni del direttore Massimo Dadà: "Un biglietto agevolato per arrivare dalle mura al Lungarno attraverso i templi della cultura pisana partendo da piazza dei Miracoli".

Pezzi da museo: "Bussiamo alle porte del Louvre di Parigi per collaborazioni"

Capolavori esposti al museo di San Matteo sul Lungarno

Sono 60mila i visitatori del sistema museale statale pisano da inizio dell’anno. "E’ un trend in leggera crescita. C’è margine per un netto miglioramento nel 2025 grazie ad accordi, nuovi spazi, mostre temporanee e biglietto unico". Massimo Dadà, con un dottorando in archeologia ad Unipi e al vertice del sistema dei musei statali di Pisa (Certosa, San Matteo, Navi. Palazzo Reale), fa un’istantanea della stagione agli sgoccioli ma soprattutto apre prospettive di appeal turistico, per ora mai esplorate, a partire da "Pisa al centro dei musei della navigazione", "collaborazioni col Louvre", "un biglietto unico San Matteo, Mura di Pisa ed un biglietto unico almeno per i quattro musei statali cittadini".

Come far aumentare i visitatori dei quattro musei?

"Si deve parlare del 2025 ma stiamo già lavorando su spazi, mostre, e collaborazioni".

Spazi dove?

"A brevissimo saranno pronti gli ambienti del piano terra del San Matteo. E’ una superficie di considerevole metratura che verrà suddivisa sia per fare mostre temporanee sia per accogliere quell’unicum pisano che sono i bacini ceramici. Il Giubileo poi è alle porte, e lo stesso San Matteo ne beneficerà".

E sulle esposizioni temporanee?

"Sono fondamentali per far sì che il visitatore sia incentivato a percorrere il contesto museale dove sono ospitate. Basta guardarsi intorno in altre città ma anche a Palazzo Blu: si entra per una mostra e poi si continua con la visita alle collezioni permanenti. Il Louvre si appresta a celebrare Cimabue con una grande mostra; da Pisa sono partiti i prestiti. Bene. Sfruttiamo questa occasione per una collaborazione che vada oltre la pratica dei prestiti".

Cosa intende per Pisa al centro di un sistema museale della navigazione?

"Il nostro Museo delle navi antiche è straordinario. Ma non deve parlare solo a noi e del nostro periodo d’oro, no, deve dialogare con tutti quei centri museali che mettono al centro il Mediterraneo e non mi riferisco solo a centri espositivi dell’antichità".

Si può prefigurare una collaborazione tra le antiche quattro repubbliche marinare?

"Ho lavorato a Venezia, Genova, La Spezia. I contatti non mancano. Si deve guardare alla Pisa marinara non solo nell’ottica del passato ma deve essere collocata all’interno di una storia che ha continuato ben oltre l’epoca alto medievale con il Mediterraneo testimone di scambi e relazioni che sono continuate".

L’ultima grande mostra dedicata alla potenza marinaresca della città, si intitolava "Pisa ed il Mediterraneo" e non si limitava alle gesta belliche pisane bensì alle relazioni sociali, culturali e commerciali della città col mondo allora conosciuto. Che dice del biglietto unico sventolato come la panacea a tutti i mali?

"Non è una strada facile nonostante gli incontri di buon auspicio, avuti con tanti esponenti delle istituzioni del mondo culturale e turistico. Quello che posso dire, è che mi sembra logico e fattibile, un biglietto unico dei quattro musei del sistema statale. Inoltre, si può, in accordo con il Comune e con le associazioni guide turistiche prevedere un percorso con bigliettazione agevolata per la visita alle mura con arrivo al San Matteo visto che sono collegati".

Nuovi spazi, biglietti agevolati, mostre temporanee. Bastano per implementare i visitatori?

"Gli orari dei musei devono essere più lunghi e flessibili. Tradotto: ci vuole più personale. Va bene il supporto di cooperative esterne ma il fulcro deve ruotare sul personale statale. Ben venga il supporto della comunità locale ed associativa, ma le aperture si fanno con il personale strutturato". Tornando ai dati dei 60mila visitatori, la voce grossa è la Cerosa di Calci fanalino di coda Palazzo Reale (dunque, nessuna novità di rilievo).