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Cronaca

Il futuro è a Pisa: ad Ospedaletto una pista per testare veicoli a guida autonoma

La Scuola Superiore Sant'Anna alle prese con un progetto avanzato, pensato soprattutto per aumentare l’autonomia dei disabili. La pista sarà operativa entro la fine dell’anno

Arianna Menciassi, 51 anni, prorettrice vicaria della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa

Pisa, 5 marzo 2024 – Test per veicoli senza pilota. La Scuola Superiore Sant'Anna progetta una pista di prova per studiare e testare veicoli a guida autonoma alla periferia della città, località Ospedaletto, in prossimità della via Emilia, a Pisa.

L'impianto servirà a sviluppare e validare veicoli intelligenti, con sistemi di guida senza conducente, da impiegarsi soprattutto in ambito sanitario per incrementare l'autonomia delle persone disabili. La pista, spiega sempre la Scuola, sarà operativa entro la fine del 2024 in un terreno concesso in comodato d'uso gratuito alla Sant'Anna dal Comune.

La struttura, su un’area di circa 15.000 metri quadri, sarà lunga circa 300 metri, con un rettilineo di 100 metri e varrà come piattaforma attrezzata, unica in Italia, per validare tecnologie emergenti rese possibili da intelligenza artificiale, robotica, cybersicurezza e reti radiomobili 5G e 6G applicate alla guida autonoma.

Verrà ricostruito un ambiente urbano realistico con incroci, semafori, cartelli stradali, sagome di edifici, ostacoli, marciapiedi e altro; inoltre, l'area sarà monitorata da sensori e telecamere per valutare gli algoritmi. Ci sarà anche un fabbricato come stazione di controllo dell'infrastruttura.

Il progetto dell'autodromo è sostenuto nell'ambito delle attività del progetto Brief (acronimo di «Biorobotics Research and Innovation Engineering Facilities»), infrastruttura di ricerca complessa di cui è capofila la Scuola Superiore Sant'Anna e che ha come responsabile Arianna Menciassi, docente di Bioingegneria industriale dell'Istituto di BioRobotica e prorettrice della Scuola Sant'Anna. La Scuola ha già acquistato un'auto di ultima generazione che sarà ‘sensorizzata’ con telecamere, radar e lidar e potrà essere controllata per intero via software, affinché possa spostarsi in modo autonomo grazie ad algoritmi di intelligenza artificiale per la percezione dell'ambiente e il controllo del veicolo. Il sistema software di guida autonoma sarà del tutto aperto e modificabile, in modo da rendere possibili ricerche di frontiera.