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Progetto "Toscana 2050". Il futuro visto dal presente

Come saremo fra 26 anni? Ce lo siamo chiesti, ma soprattutto lo abbiamo immaginato. SCUOLA MEDIA "MADONNA DELLE GRAZIE" - GROSSETO.

Progetto "Toscana 2050". Il futuro visto dal presente

Come immaginiamo il mondo, la nostra realtà, tra 26 anni? Discutendo in classe in merito al progetto "Toscana 2050", promosso dal Consiglio regionale della Toscana, abbiamo pensato al futuro con uno sguardo positivo, cercando possibili soluzioni per contrastare i problemi del nostro presente, tra cui la guerra, le disuguaglianze sociali, il cambiamento climatico.

Cosa possiamo fare per il nostro domani? Prima di tutto riteniamo che sia necessario incentivare lo sviluppo della tecnologia per la salvaguardia dell’ambiente. Immaginiamo la città come una smart city completamente sostenibile, dove viaggeranno auto elettriche o alimentate con altre fonti rinnovabili e il traffico sarà controllato da una segnaletica intelligente, in grado di rallentare automaticamente il traffico; le macchine potrebbero anche essere dotate di intelligenza artificiale per la guida autonoma e di sistemi di comunicazione avanzati, per interagire con l’infrastruttura stradale e con altre auto, riducendo così gli incidenti e migliorando l’efficienza del traffico.

Nelle strade circolerebbero soprattutto biciclette, magari capaci di trasformare il movimento in energia; inoltre, sarebbe bello pensare di poter raggiungere in pochi minuti città lontane. Ciò significherebbe accorciare le distanze non solo spaziali ma anche mentali, facendoci sentire tutti più vicini.

Per quanto riguarda le abitazioni sogniamo di vedere case intelligenti, sostenibili, più resistenti ai disastri naturali e potremmo trarre ispirazione dalla natura per progettare case più efficienti ed ecocompatibili; sarebbe importante, poi, privilegiare la costruzione di strutture verticali per fare più spazio nelle aree urbane più affollate.

Ci piacerebbe vedere i robot impiegati nei servizi di pubblica utilità, come garantire la pulizia e la sicurezza delle strade, l’assistenza domiciliare a malati o anziani e nelle sale operatorie degli ospedali. Abbiamo immaginato anche robot subacquei ‘mangia- plastica’; i materiali dannosi verrebbero raccolti dai fondali marini e portati dai robot in un centro di smaltimento per poi essere riciclate, producendo oggetti utili per la vita quotidiana.

Rimanendo in tema di innovazioni, oggi sentiamo discutere spesso dell’impiego dell’intelligenza artificiale e pensiamo che sarebbe molto utile saperla usare a supporto e non in sostituzione del lavoro umano; per esempio, per affiancare lo studio di medici e ricercatori, per la creazione di vaccini, cure, per ridurre al minimo il rischio di errore umano. Per non perderci in un mondo che andrà sempre più veloce, sarebbe utile che nelle città ci fossero aree cellular-free in cui si ritrovi il gusto di socializzare, scambiarsi idee dal vivo e non dietro a uno schermo, perchéla gioia dello stare insieme vorremmo che non cambiasse mai.