REDAZIONE PISA

"Offerta formativa e dialogo con la città"

Che cosa conservare e cosa cambiare rispetto al precedente corso rettorale?

"Conservare: Politiche di inclusione, centro di strumenti condivisi di Ateneo, impegni edilizi già presi. Cambiare: Stabilire un metodo di governo basato sull’ascolto e sul coinvolgimento di tutta la comunità universitaria, sulla separazione tra indirizzo e amministrazione, su una programmazione pluriennale e su una forte cultura di comunicazione interna. Riesaminare l’offerta formativa di ateneo per attrarre più studenti da tutto il Paese. Potenziare strutture e formazione per attrarre molte più risorse di ricerca. Riorganizzare l’amministrazione in sinergia con la transizione digitale. Riformulare il piano di sviluppo edilizio su un orizzonte ventennale. Potenziare la comunicazione esterna per avere orizzonte nazionale".

Quali sono i punti deboli del programma degli altri due candidati?

"Per età e storia personale gli altri candidati sono persone di grande esperienza ed equilibrio, ma legate a una visione datata dell’università, tanto che l’esperienza diventa una zavorra: vedono alcuni problemi ma propongono - in modo diverso - cure omeopatiche. Vedo che la nostra comunità vuole invertire la traiettoria di declino e portarsi alla pari delle grandi università del mondo, con coraggio e ambizione".

Le priorità dei primi 100 giorni. "Ho indicato 14 cose da fare entro Natale 2022. Ne cito cinque: aprire il processo di riesame dell’offerta formativa. aprire stagione di dialogo con la città: gli studenti arrivano qui da tutta Italia non solo per l’Università ma anche per vivere a Pisa. Esaminare i bisogni di ciascun dipartimento, direzione e sistema e avviare una programmazione del personale su sei anni. Predisporre pubblicazione ad aprile il bando di dottorato 2023. Rimuovere vincoli di spesa sui progetti interni e sui residui dei progetti terminati".

Che cosa risponde ai comitati di residenti sul rapporto residenti-studenti?

"Università e città devono lavorare insieme per attirare più studenti da tutto il Paese, puntando a una città accogliente per gli studenti e con un’alta qualità della vita. Mi impegno inoltre affinché l’Università contribuisca di più alla crescita economica, usando le proprie competenze tecniche per promuovere la nascita di nuove imprese e l’innovazione delle imprese esistenti".

Di tutti gli incontri fatti ne scelga uno, e spieghi il perché.

"Mi ha molto colpito un incontro con gli studenti, in cui hanno segnalato un diffuso disagio psicologico. L’Università nasce ed esiste in primo luogo per loro. Potenzieremo il supporto psicologico e agiremo a monte, attraverso l’Ufficio Benessere di Ateneo che ho proposto. Offriremo migliori opportunità di crescita a ciascuno studente, potenziando l’offerta formativa, l’orientamento e il career service".

Carlo Venturini