REDAZIONE PISA

"Occhio alle truffe". Sul palco di Eliopoli vernacolo e prevenzione

Sabato 31 agosto a Calambrone lo spettacolo contro tutti i raggiri . L’assessore Porcaro: "Così veicoliamo il messaggio in maniera divertente" .

Gli attori con l’assessore Gabriella Porcaro in un precedente spettacolo

Gli attori con l’assessore Gabriella Porcaro in un precedente spettacolo

"Occhio alle truffe". Continua la campagna di prevenzione contro le truffe agli anziani realizzata dal Comune di Pisa con il finanziamento del Ministero dell’Interno (circa 17 mila euro) e la collaborazione con Prefettura di Pisa, il gruppo Paim e Autolinee Toscane. Sabato 31 agosto saliranno sul palco di Eliopoli, in piazza Antonio Madonna a Calambrone, "I Dicche", con uno spettacolo, recitato in vernacolo pisano, dove vengono rappresentate – "tra il serio e il faceto" – tutte le tipologie di truffa più frequenti. L’obiettivo è "alzare il livello di attenzione e rendere più riconoscibili tutte le truffe, online e a domicilio, che si consumano in particolare nei confronti degli anziani". La serata è a ingresso gratuito, fino ad esaurimento posti, e l’inizio è previsto per le 22. "Il teatro sicuramente è uno strumento educativo e di formazione umana che può declinarsi anche in una forma di tutela sociale", dichiara l’assessore Gabriella Porcaro alla partecipazione e rapporti con il cittadino: "Ho conosciuto I Dicche in occasione dell’intitolazione dell’area verde a Cisanello a Giancarlo Peluso, in virtù della mia delega per i servizi demografici che includono la toponomastica, e ho avanzato loro la proposta di realizzare un copione per la campagna anti-truffe. Hanno accettato la mia richiesta e ho trovato il copione molto divertente: è un modo di veicolare il messaggio in maniera simpatica, mantenendo alta la soglia dell’attenzione sul problema. Un sentito ringraziamento va all’avvocato Andrea Madonna che ha creduto nel progetto ed ha messo a disposizione gli spazi di Eliopoli". "Il nostro obiettivo è divulgare il vernacolo, ci divertiamo nel recitarlo e nel vedere la gente che ride, ci dà soddisfazione", commenta Dante Bonamici, presidente della compagnia. "I Dicche sono nati nel 2014, dopo aver conosciuto Giancarlo Peluso, di cui ero un intimo amico. Abbiamo cominciato a fare un po’ di vernacolo, Peluso ci ha consigliato di continuare su questa strada per salvaguardare il dialetto e noi abbiamo seguito il consiglio. Abbiamo iniziato dalle fiere, poi siamo passati alle sagre, fino ad arrivare nei teatri: ora abbiamo circa 70 eventi all’attivo. Lo spettacolo di sabato sarà una replica di quello del 20 aprile allo spazio Sms, che ebbe un gran successo".

"Quello delle truffe", prosegue Bonamici, "è un argomento tragicamente di moda, anche io sono testimone di un tentativo di truffa. Alla richiesta dell’assessore Porcaro rimasi sorpreso, per noi si trattava di un progetto nuovo. Appena arrivai a casa, cercai su internet tutte le tipologie di truffe ai danni degli anziani e scrissi velocemente il copione, mantenendo una chiave ironica. Reciteremo scenette, monologhi e sonetti e chiuderemo con il nostro cavallo di battaglia ’Il nuovo dottore’".

Giulia De Ieso