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Nuovo furto al Bar Nerone "Qui siamo sotto assedio"

Il colpo messo a segno dopo la partita del Pisa. Il titolare Daniele Buj: . "Bottino magro, ma questa zona della città deve essere valorizzata di più".

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Birre, bibite, gelati e patatine oltre alle offerte lasciate dai clienti per il gattile. E’ stato magro il bottino dei ladri che venerdì notte hanno aspettato che gli ultimi avventori lasciassero il locale per forzare la porta della cucina e introdursi nel Bar Nerone, storico locale di Porta a Lucca, ritrovo anche di tantissimi tifosi del Pisa. "Ma solo perché ormai, purtroppo, siamo abituati a questo genere di sorprese e all’interno del locale non lasciamo mai denaro e oggetti di valore" racconta il proprietario Daniele Buj che ieri mattina, alla riapertura, ha trovato il locale a soqquadro.

"C’è tanta rabbia perché è già la seconda volta, dalla riapertura dopo il lockdown, che subiamo un furto del genere – sottolinea -: purtroppo in quest’area della città mancano, ormai da anni invero, iniziative in grado di richiamare un po’ di persone, tanto che molti storici negozi stanno chiudendo i battenti. Così quando le luci dei locali si spengono, in giro non c’è più nessuno, specie in un periodo come questo in cui i turisti latitano, e i malintenzionati possono entrare in azione. Non sono l’unico: anche altri esercizi commerciali dei dintorni hanno fatto la mia stessa esperienza recentemente".

Nel locale è stato ritrovato anche un coltello da cucina, dimenticato dai ladri: "Non so se lo abbiano usato per forzare la serratura e o se gli servisse come eventuale arma di difesa – aggiunge -: per fortuna, comunque nel locale non era rimasto davvero nessuno. Abbiamo chiuso all’una e verso le due, dopo aver pulito e risistemato, anche noi siamo andati a casa: verosimilmente c’era qualcuno che ci stava osservando e ha atteso il momento giusto per entrare in azione".

E’ anche per questo, secondo Buj, che quell’angolo bellissimo della città nei dintorni del Bagni di Nerone, "avrebbe bisogno di essere sostenuto e valorizzato un po’ di più – dice -: purtroppo sono anni che da queste parti non sono più organizzate iniziative di alcun genere e, invece, compatibilmente con la necessità di rispettare le normative anti-Covid, sarebbe importante ricominciare in modo da assicurare anche una piccola boccata d’ossigeno per le attività commerciali, ma soprattutto un presidio sociale importante per un territorio che, altrimenti, rischia di rimanere abbandonato a sé stesso".

Francesco Paletti