
Khalilur Rahman, uno dei concessionari delle. bancarelle, mostra la merce bagnata
Pisa, 19 aprile 2025 – A pochi giorni dal debutto delle nuove bancarelle in via Contessa Matilde, nel mercato turistico attorno a piazza del Duomo, scoppia la polemica: l’acqua piovana entra nelle strutture appena installate, anche quando sono chiuse. Con il cantiere ancora aperto e dopo la rimozione delle postazioni in largo Cocco Griffi, i commercianti si sono trasferiti nei nuovi spazi realizzati dal Comune di Pisa. Ma i problemi sono già all’ordine del giorno, a cominciare proprio dalle infiltrazioni.
In città continua a piovere quasi ininterrottamente, e i titolari delle bancarelle denunciano l’ingresso dell’acqua anche a strutture chiuse. "Quando piove entra l’acqua, anche se la bancarella è chiusa, danneggiando la merce: ho già dovuto buttare alcune riproduzioni della Torre di Pisa in metallo e delle borse", racconta Khalilur Rahman, che si è insediato nella nuova struttura da appena due giorni. "In tutto questo tempo – aggiunge – non ho visto nemmeno un cliente".
Stesso scenario per Cristiana Scamuzzi, nella nuova postazione da tre giorni. "Sono a zero vendite, e la merce è tutta bagnata. Inoltre – denuncia – lo spazio è troppo stretto: da una parte non ho posto per tenere le taglie delle magliette richieste dai turisti, dall’altra, quando piove, per evitare che la merce stia sotto l’acqua devo tirare dentro gli scaffali estraibili. Ma così dentro la bancarella non c’è più spazio per me". Scamuzzi riferisce di aver dovuto ridurre del 70% la merce esposta rispetto a quella della vecchia bancarella, ora rimossa. Il suo magazzino si trova dall’altra parte della città. I gestori delle nuove strutture devono corrispondere un canone annuo di poco superiore ai 3300 euro. Ogni postazione è costata al Comune circa 25mila euro.
"Ho scritto anche un’e-mail al sindaco Michele Conti – prosegue Scamuzzi – per chiedere almeno il ripristino della fermata dell’autobus proveniente da via Pietrasantina, proprio davanti alle bancarelle. E ho domandato che vengano sospesi i pagamenti mensili finché i lavori non saranno completati".
La speranza dei commercianti è che, una volta terminati gli interventi previsti entro dicembre 2025, con la riqualificazione anche di piazza Manin, l’afflusso dei turisti aumenti anche in via Contessa Matilde. Al momento, però, la situazione resta difficile. "È tutto deserto", dicono i pochi presenti, che cercano di proteggere la merce con teli di fortuna. Quelli forniti dal Comune non bastano: "Meglio di niente", commenta Rahman. Ma la delusione è palpabile. "Se qui non si vende nulla, restituiremo le chiavi", sbotta Scamuzzi. "Voi, al mio posto, cosa fareste?".