Amazon, "sciopero in massa dei lavoratori"

"Ha registrato un’adesione quasi totale tra i dipendenti full-time a tempo indeterminato lo sciopero iniziato alle 2 di giovedì nella sede Amazon Italian Transport di Pisa (Dtc2)". A proclamarlo sono Filt Cgil di Pisa e Uil Trasporti Toscana, che parlano di "un segnale forte" e di una mobilitazione destinata a proseguire.

Si tratta del primo sciopero in assoluto del personale diretto nella filiale pisana e, secondo i sindacati, conferma "la gravità delle problematiche e la determinazione dei lavoratori". Tre i nodi principali denunciati da Cgil e Uil: il mancato accordo sull’anticipo del turno, richiesto per migliorare la conciliazione vita-lavoro; le pressioni psicologiche e i comportamenti lesivi da parte del management, che comprometterebbero la dignità professionale; e l’aumento dei carichi di lavoro a fronte di una diminuzione del personale stabile, con effetti di stress.

"L’adesione dimostra che la misura è colma – dichiarano i sindacati –. Il personale ha lanciato un messaggio chiaro: non accetteremo più condizioni insostenibili".

Lo stato di sciopero resta aperto, anche in forma intermittente. I sindacati si dicono pronti al dialogo, ma solo davanti a un impegno concreto dell’azienda. Risponde invece Amazon: "I turni sono strutturati nel rispetto del Ccnl Trasporti e Logistica", spiega l’azienda.

In merito alle accuse di comportamenti scorretti da parte del management, la società sottolinea di essere "costantemente impegnata a mantenere un ambiente di lavoro positivo e rispettoso per tutti i nostri dipendenti", aggiungendo di avere "procedure rigorose per indagare eventuali comportamenti impropri". Rispetto al caso specifico, però, "non risultano informazioni tali da riscontrare prove di comportamenti non conformi".

Quanto ai carichi di lavoro, "lavoriamo continuamente in ottica di miglioramento e sono gestiti secondo il Ccnl". "Nel sito di Pisa – conclude Amazon – il livello occupazionale è stabile". EMDP