REDAZIONE PISA

"Non sottostiamo ai ricatti dei cacciatori"

Il presidente Bani e il lavoro per il rinnovo del piano integrato: "E i confini del Parco non sono in discussione"

"E’ in corso un dibattito fuorviante e strumentale perché i confini del parco non sono e non sono mai stati in discussione. Detto questo i confronti fanno bene perché fanno crescere ma i ricatti delle associazioni venatorie sono inaccettabili". Lo afferma in una nota il presidente del parco regionale San Rossore Migliarino Massaciuccoli, Lorenzo Bani, riferendosi al lavoro tecnico per il rinnovo del Piano integrato del Parco, che si basa su vari incontri partecipativi effettuati nei mesi scorsi e su centinaia di osservazioni pervenute. "Il piano - spiega Bani - ha l’obiettivo di preparare il Parco ad affrontare meglio le sfide del futuro e del presente, a essere sempre di più modello per lo sviluppo sostenibile e motore della cultura ambientale del territorio. E’ in base a questo principio che nel Parco si stanno individuando zone a diverso grado di conservazione e fruizione, ma che siano aree interne o contigue saranno sempre aree Parco. Detto questo i ricatti sono inaccettabili, a maggior ragione in un momento in cui stiamo valutando le esigenze di tutti per trovare un equilibrio positivo. Mi riferisco a una lettera che ieri le sezioni provinciali delle associazioni Enalcaccia, Federcaccia, Libera Caccia e Arci Caccia hanno mandato ai loro iscritti chiedendo loro di non partecipare al bando del Parco per il reclutamento di personale da utilizzare per il contenimento degli ungulati, per sviluppare una sinergia tra guardia parco e cacciatori attraverso la caccia di selezione in tutto il territorio, controllata e guidata dai guardia parco stessi". La collaborazione

tra l’area protetta e le associazioni venatorie è uno degli strumenti previsti dalla normativa per contrastare la sovrappopolazione di ungulati. La lettera inviata dalle associazioni tuttavia avverte che se gli iscritti aderiranno all’invito dell’area protetta e "dovessero andare contro le indicazioni decise in maniera unitaria, potrà essere valutata l’esclusione dall’associazione di appartenenza".