GIULIA DE IESO
Cronaca

Morte improvvisa: la legge "pisana". Screening cardiologico nelle scuole

La proposta nata dalla spinta di Fondazione Monasterio che ha realizzato esperienza pilota con la Sant’Anna. Diffusione dei defibrillatori e corsi per studenti e personale. A fine mese il sì definitivo in Regione. .

Un corso a scuola per le manovre di primo soccorso e l’utilizzo del defibrillatore (. foto Germogli

Un corso a scuola per le manovre di primo soccorso e l’utilizzo del defibrillatore (. foto Germogli

Una legge che ha molto di Pisa.

"Abbiamo approvato mercoledì in Commissione Sanità una proposta di legge importante e necessaria, che mette al centro la prevenzione della morte cardiaca improvvisa giovanile. Una proposta che nasce dalla spinta della Fondazione Monasterio che, insieme alla Scuola superiore di Sant’Anna di Pisa, ha realizzato un’esperienza pilota in alcune zone della Toscana. E dal progetto ‘Torsade’, esperienza fatta da Careggi e coordinata dal professor Olivotto. Un fenomeno, quello della morte cardiaca improvvisa, raro ma drammatico, che colpisce soprattutto giovani apparentemente sani, spesso durante l’attività sportiva. La Regione Toscana decide di affrontarlo con un approccio sistemico, innovativo e scientificamente fondato. E dedichiamo questo lavoro ai giovani atleti che hanno perso la vita improvvisamente, come i calciatori Davide Astori e Mattia Giani". Ad annunciarlo è Enrico Sostegni, consigliere regionale del Pd e presidente della Commissione Sanità, commentando l’approvazione della proposta di legge, di cui è primo firmatario. Proposta, sottoscritta da tutti i componenti, e votata all’unanimità e andrà in aula per l’approvazione definitiva a fine mese. "Il cuore della legge - spiega Sostegni - è l’attivazione di programmi di screening cardiologico alle superiori, con questionari ed Ecg digitali per individuare condizioni predisponenti, e corsi di rianimazione cardiopolmonare (Bls-D) per studenti e personale. Si prevede l’istituzione di un Registro regionale della Mci, strumento fondamentale per raccogliere dati, individuare i fattori di rischio, promuovere la ricerca scientifica e orientare le politiche sanitarie. Il progetto si basa sull’esperienza già avviata con il progetto Just, realizzato a Pisa grazie al contributo della Sant’Anna, della Fondazione Monasterio e dell’università, e poi esteso con i programmi Just-Remote e Just-Coast in Garfagnana e all’Elba". Un altro capitolo centrale della legge riguarda la diffusione e corretta gestione dei defibrillatori automatici esterni (Dae), con mappatura, installazione obbligatoria in luoghi strategici e protocolli di manutenzione. "Secondo le stime, la diffusione dei defibrillatori e la formazione adeguata possono prevenire fino a un quarto delle morti cardiache giovani", evidenzia il presidente della Commissione Sanità". "La Toscana costruisce un modello che potrà fare scuola in tutto il Paese. Con convinzione. Con cura. Con coraggio", commenta il presidente del Consiglio regionale Antonio Mazzeo.