REDAZIONE PISA

"Morire soli? L’ordinanza va modificata"

Paziente deceduto in ospedale senza la presenza delle figlie, botta e risposta tra il presidente Giani e la famiglia dello scomparso

Morire in solitudine senza la mano di un parente da stringere. I protocolli anti contagio negano l’ultima carezza anche ai pazienti non infetti dal Covid: un’umanità azzerata dove tutto deve essere chirurgico e depurato, anche i rapporti, i contatti, le parole. Il caso riguarda il volterrano Orazio Fornari, scomparso lo scorso 26 gennaio nel reparto di medicina di Volterra senza che alle figlie Paola e Laura fosse concesso l’ultimo addio. L’uomo era stato ricoverato precedentemente a Cisanello (dove le figlie avevano potuto vederlo per pochi minuti) e al Lotti di Pontedera. Quel saluto negato è una delle facce più mostruose che la pandemia ha sfoggiato, privando i morti di pietà, lasciandoli soli anche nel loro ultimo respiro.

L’ordinanza regionale prevede il divieto di accesso all’interno di strutture sanitarie di visitatori o accompagnatori di pazienti no Covid, ‘fatto salvo situazioni di particolare fragilità e vulnerabilità dei ricoverati e comunque solo dopo una preventiva autorizzazione del personale incaricato della struttura". Ebbene, perché alle figlie di Fornari, Laura e Paola, non è stata concessa una visita al padre moribondo?

Dopo l’appello lanciato dalle sorelle, il presidente della Regione Eugenio Giani, sollecitato dal nostro giornale, ha dichiarato: "Dalla Regione, e tanto meno da me, sono mai state date disposizioni di non far entrare i familiari a far visita ai parenti ricoverati. Mai dato queste disposizioni, figuriamoci per pazienti ricoverati in reparti no Covid per altre patologie". Una risposta che va in direzione opposta rispetto a quanto accaduto. "Non vogliamo risposte personali, ma chiarimenti a tutti coloro che, come noi, vivono questo dramma. La base dell’ordinanza è il divieto delle visite, salvo eccezioni: il presidente Giani dice che non ha mai vietato le visite, mentre la sua ordinanza le vieta salvo eccezioni. C’è troppa confusione – a parlare è Laura Fornari, anche a nome della sorella Paola – l’ordinanza prevede un’eccezione che a noi è stata negata all’ospedale di Volterra. Nostro padre è morto da solo, non era nelle condizioni di utilizzare un cellulare per chiamarci e crediamo che sia ‘più comodo’ prendere l’ordinanza alla lettera, non facendo entrare nessuno, piuttosto che concedere cinque minuti di vicinanza ad un proprio caro che sta male o che sta morendo. Pare che l’ordinanza dia troppa libertà ai primari dei reparti che, forse, ‘per comodità’ optano per la linea dura serrando l’ingresso, piuttosto che guardare caso per caso. Io e mia sorella crediamo che sia questo il nocciolo della questione: essere più obiettivi rispetto a singole situazioni perché la presenza di un familiare può alleviare le sofferenze del malato. Abbiamo scritto al sindaco Giacomo Santi e al direttore dell’ospedale Luca Nardi senza ricevere risposta. Speriamo che venga modificata l’ordinanza, o applicata in maniera migliore per non far vivere più a nessuno l’esperienza che abbiamo vissuto".

Ilenia Pistolesi