La porta spalancata, cassetti a terra, vestiti sparsi ovunque, armadi con le ante divelte. È la classica scena di furto in appartamento. Questa volta, il ladro è il mare che ha razziato e distrutto ciò che gli capitava a tiro. La casa colpita da questo saccheggio è quella di Nicola Lilli, residente storico marinese, dietro il ristorante Da Gino a due passi dal porto. "Mi sono dovuto trasferire da mia made. La casa è ancora devastata dall’acqua che è arrivata ad 80 cm. Senza luce né acqua è difficilissimo pulire. In più, le fogne hanno riversato di tutto perché intasate". "Mi sono ritrovato le sedie sul letto, cassetti che galleggiavano, mobili di sala in cucina perché prima di inzupparsi i mobili galleggiano. Ho perso macchina fotografica, elettrodomestici, più di metà dell’abbigliamento. Per puro caso si è salvato lo scooter. Scioccato, scoraggiato. Non dormo più. Mi sveglio di soprassalto anche per una raffica di vento". Nicola ci era già passato, pur se in modo meno violento, il 20 ottobre 2012. Ma è convinto che "da quando c’è il porto, questi fenomeni di allagamento, pur non di questa portata, si susseguono con maggior frequenza. Crea un invaso, una maxivasca senza sfogo per questo tipo di mareggiate che si concentrano proprio a ridosso dello stesso porto come se le imbrigliasse". Sui risarcimenti, Lilli aggiunge: "Ci saranno? Quando, con quale ammontare e con quale modalità di erogazione? Intanto devo rimettere mano ai miei risparmi perché i lavori vanno fatti e le ditte non aspettano i soldi pubblici".
Carlo Venturini