
Micam e Lineapelle, la ripartenza. Così il business diventa creativo
Tra ripartenze e brusche frenate dei mercati, complici gli strascichi delle questioni geopolitiche internazionali che hanno pesato sulla ripresa post pandemica, a Milano apre Micam, salone internazionale della calzatura. Martedì toccherà a Lineapelle con i suoi tre giorni di condivisione creativa e business che permetteranno a 1.330 espositori (200 dalla Toscana) da 48 Paesi di confrontarsi con 25mila visitatori provenienti da tutto il mondo e, in particolare, dai mercati nevralgici per la manifattura e i consumi fashion & luxury: Stati Uniti, Francia, Germania, Spagna, Turchia, Cina, Corea del Sud, Giappone. Le concerie presenti in fiera valgono un fatturato di quasi 4 miliardi di euro all’anno, i produttori di accessori e componenti di 1,7 miliardi di euro.
Nel particolare del settore conciario - un mondo che in Toscana conta 6mila addetti –, Lineapelle si svolge nel contesto di una congiuntura complessa e contratta, che ribadisce, secondo gli ultimi dati, lo stato di rallentamento della produzione e dell’export riscontrato nei primi mesi dell’anno. La Francia conferma il ruolo di primo Paese di destinazione per le esportazioni della pelle italiana (che valgono il 70% del valore della sua produzione), seguita da Romania, Spagna, Stati Uniti, Cina e Portogallo. Per quanto riguarda le tendenze per la prossima stagione – l’autunno-Inverno 2024-25 – ci sarà una riscoperta della naturalezza unita ad una ricerca ipertecnica, protesa verso il futuro. Ne derivano: materiali in evoluzione, forme nuove con effetti e texture che rendono tridimensionali le stampe digitali, ma richiamano anche lavorazioni artigianali. Un evento fiertico, Lineapelle, che resta al centro di un sistema espositivo basato sulla parziale concomitanza con le altre fiere di filiera: Micam, Mipel e TheOneMilano, Simac Tanning Tech (anch’essa in agenda a Fiera Milano Rho dal 19 al 21 settembre) e sulla presenza al suo interno di Mipel Lab (salone dedicato all’eccellenza del pellettiero italiano).
Sinergia strategiche, ulteriormente valorizzate dalla concomitanza anche con Uitic, il congresso internazionale della calzatura in scena tra Vigevano e Milano dal 19 al 22 settembre. Micam, in particolare, interessa la calzatura, altro motore della manifattura toscana che arriva da un primo semestre positivo su quale però si stanno profilando nuove nubi. Il comparto italiano, ha registrato una crescita del fatturato (+7,4%) e dell’export (+10,2% in valore nei primi 5 mesi). Sono però le quantità a soffrire a causa di una serie di variabili congiunturali che stanno causando una marcata decelerazione negli ultimi mesi. Indicazione positive, tuttavia, stanno arrivando dalla Cina (+20,4% in volume), e si registra inoltre un rimbalzo in Russia e Ucraina (+37% e +56% in valore rispettivamente), anche se va tenuto conto che il raffronto avviene su un periodo in cui l’inizio del conflitto aveva fatto crollare le vendite verso i due mercati e che per il calzaturiero toscano sono rilevanti. Da queste fiere usciranno indicazioni sulle prospettive a breve emedio termine per tutta l’area pelle.