MARIO ALBERTO FERRARI
Cronaca

Memo, geniali si diventa. Ragazzi da tutta Italia: "E voglia di iscriversi qui"

L’iniziativa della Sant’Anna che avvicina all’università studenti di quarta "Talenti meritevoli che arrivano da contesti socioeconomici fragili".

I partecipanti al primo appuntamento della nuova edizione di «Memo»

I partecipanti al primo appuntamento della nuova edizione di «Memo»

Dai corsi di autoconsapevolezza e su come affrontare l’accesso all’università, a sessioni nei laboratori, momenti di scambio coi docenti e una visita all’impianto di smaltimento rifiuti di Peccioli. Si è concluso ieri pomeriggio il primo appuntamento della nuova edizione del progetto Merito e Mobilità sociale (Me.Mo) della Scuola Sant’Anna, l’iniziativa che avvicina al mondo universitario i giovani studenti di merito delle quarte superiori da tutta Italia provenienti da contesti socioeconomici fragili. Un’esperienza immersiva nel campus universitario di tre giorni (dal 19 al 21 maggio) che ha coinvolto 120 giovani in attività laboratoriali, sperimentazioni di lezioni partecipate, simulazioni di test per l’ammissione agli studi universitari, momenti di scambio aperto con docenti, influencer e personalità di spicco, con il duplice obiettivo di condividere tematiche di attualità, ma anche di raccontarsi nei propri percorsi di studio e lavoro. Attività che puntano a facilitare la conoscenza - e dunque l’accesso - all’università. Il progetto Memo da quest’anno è inserito nella rete "Merita", che riunisce alcune tra le più importanti eccellenze dell’alta formazione universitaria italiana, ampliando significativamente il numero di partecipanti, che dai circa 300 dello scorso anno sono arrivati ai 610 nel 2025. "Condividere i valori del progetto - commenta Chiara Busnelli, responsabile dell’Area Formazione Universitaria della Sant’Anna - e mettere in condivisione energie e risorse ci ha consentito di accogliere un numero maggiore di studenti ma non solo. Merita consente di creare una linea comune che unisce le Scuole Universitarie Superiori in un percorso condiviso per mettere a sistema un sistema di azioni volte a creare valore sociale attraverso la valorizzazione del talento e della mobilità sociale". E le parole dei primi ragazzi che in questi giorni hanno partecipato al progetto, come Tommaso Pettinelli, arrivato da Orvieto "questi giorni sono stati troppo corti, l’ambiente è stato bellissimo e ho appreso tante cose. Voglio diventare un broker e voglio cercare di formarmi in un’università altamente preparata, come la Sant’Anna. Ci vediamo tra due anni ai test di ammissione!". "Sono partita - dice invece Lorenza De Falco, arrivata a Pisa dalla Campania - alle 6 del mattino da Napoli. È stata un’esperienza incredibile . Se prima avevo interesse nell’iscrivermi all’università, adesso questa voglia si è molto rafforzata".

Mario Ferrari