
Ancora un successo per le serate di spettacolo nell’azienda di Maro Cristiani: i protagonisti
Benché superato dal tempo rispetto agli anni Sessanta nei quali fu molto famoso e ricercato, il “teatro dell’assurdo” resta una delle forme più significative di genialità espressiva. Alla base c’è sempre un dialogo, grottesco (assurdo, appunto) soltanto in apparenza, che capovolge i canoni tradizionali del ragionamento e della logica fino a fare scoprire l’essenza stesse delle cose. Il pubblico ne ha avuto piena dimostrazione in una delle periodiche serate che “Maro Cristiani - Pavimenti d’autore” organizza nella “hall della musica” diventata ormai anche un vero set teatrale. A portare in scena cinque pieces, dimostrazione di quel “teatro dell’assurdo” che rese famosi autori come Dino Buzzati, Achille Campanile e Karl Valentin sono stati tre attori di assoluto ingegno pur impegnati a livello amatoriale: Grazia Incerti, Vincenzo Abbruscato e Fabio Pannocchia (nella foto). Le cinque pieces che hanno deliziato il folto pubblico avevano questi titoli: ”L’aumento di stipendio”, “Lettera d’amore”, “Difficoltà di trasporto”, “Dove ho messo gli occhiali”, “L’acqua minerale”. Lo spettacolo nel suo insieme aveva come titolo “Ritagli” e in realtà le cinque pieces avevano il pregio di una comicità raffinata ma fulminante, espressa cioè nei tempi brevi di uno sketch. Va detto che i tre protagonisti hanno alle spalle partecipazioni teatrali ben più impegnative quali musical ormai famosi come “Aggiungi un posto a tavola” e “L’isola della felicità”. Apprezzata la regia di Roberto Alei, sempre suggestivo l’accompagnamento del maestro Stefano Calcidese, una garanzia davanti a un pianoforte.
r.c.