
Pisa, 16 novembre 2023 – Tre cuccioli di lupo sono nati all’inizio dell’estate e hanno portato il branco presente a San Rossore a una quota di 9-10 individui, più uno solitario che periodicamente prova a subentrare al capo branco, ma viene regolarmente respinto. La notizia della nascita è stata data in queste ore dal Parco, mentre i comportamenti degli animali li racconta Marco Del Frate, zoologo e ricercatore dell’università di Sassari che li monitora da mesi attraverso un collare satellitare posizionato sul capobranco e sull’individuo adulto solitario: "Siamo circa a metà del periodo di monitoraggio - spiega lo zoologo - ma le informazioni preliminari in nostro possesso sono già molto interessanti. Ci confermano che questa specie è molto utile per garantire un equilibrio ambientale all’interno del parco, perché i lupi sono predatori per lo più di daini e abbiamo trovato centinaia di carcasse che ci permettono di stabilire che il tema della sovrappopolazione di questi ungulati sta tornando via via sotto controllo . Ma anche che i lupi sono in grado di compiere lunghi spostamenti effettuati con grande rapidità: abbiamo infatti accertato, ad esempio, che l’individuo adulto solitario in poco più di 4 ore è stato in grado di coprire uno spostamento compreso tra i monti della lucchesia (Monte Prana) ed il confine della Tenuta di San Rossore con il Serchio".
Il tema dell’equilibrio ambientale è quello che maggiormente soddisfa il presidente del Parco, Lorenzo Bani: "Sono felice di queste nuove nascite perché il nostro branco di lupi ci permette di raggiungere un equilibrio di gestione della selvaggina importante che, almeno per i prossimi mesi, ci consentirà di non ricorrere alle catture selettive per tenere sotto controllo il numero di ungulati". Anche se si tratta di risultati ancora parziali, spiega Del Frate, "che dovranno essere analizzati e studiati una volta che il monitoraggio si è concluso e proiettati nell’immediato futuro per decidere quali strategie gestionali dovrà adottare il parco per preservare al meglio il suo ecosistema". Del resto i collari Gps portati dai due lupi ci raccontano benissimo le abitudini del branco (compresa la "frustrazione" del lupo solitario che dal branco stesso non riesce a farsi accettare), ma anche le intrusioni dell’uomo a casa dei lupi. Insomma, vale la pena, prima di tutto, sfatare un luogo comune: ad oggi i lupi rappresentano un potenziale pericolo per gli esseri umani solo quando siamo noi ad andare a rompere loro le scatole".
"Ce lo dice il radiocollare - osserva Del Frate - che ci documenta con precisione gli spostamenti che il branco è costretto a fare quando turisti o semplici visitatori indisciplinati del parco si avvicinano alle loro zone: abbiamo documentato sostanziali ‘fughe’ dei lupi in orario diurno da zone dove invece avrebbero dovuto essere stanziali, visto che si muovono di notte per cacciare. In particolare nel versante occidentale della Tenuta, a ovest del Cotton delle Vacche abbiamo documentato interazioni con persone che, aggirando i divieti, si sono avventurate in aree off limits, boscate e umide, talvolta anche con cani non al guinzaglio e questo può rappresentare una fonte di pericolo. Per questo è auspicabile un meccanismo di controllo che impedisca il più possibile queste intrusioni, limitando al minimo potenziali interazioni uomo-lupo rischiose".
Ecco perché, precisa anche il Parco in una recente pubblicazione, "altre utili informazioni saranno raccolte nei prossimi mesi, fino a quando i ricercatori procederanno al distacco dei collari (mediante comando in remoto) prima che le batterie si esauriscano: è una ricerca scientifica utile sia a chiarire gli aspetti connessi alle meraviglie naturali che caratterizzano il territorio, sia a garantire una giusta convivenza con le storiche attività umane della zona, visto che il gps può essere predisposto per avvertire qualora i lupi si dovessero avvicinare alle aree antropizzate".
Eventualità che finora non si è mai verificata, se non per colpa dell’uomo che ha invaso il territorio dei lupi e non viceversa. Del resto la presenza del lupo dimostra che l’ambiente in cui vive è sano e quindi per mantenere una convivenza efficace è importante seguire alcune regole: non lasciare cibo potenzialmente utilizzabile dalla specie, non dare da mangiare agli animali selvatici, rimanere a distanza sempre in particolare se gli individui sono in alimentazione, tenere al guinzaglio i cani, rimanere sui sentieri segnalati e autorizzati.