GABRIELE MASIERO
Cronaca

Lotta alla criminalità: "Il primo compito della municipale è garantire la sicurezza"

Edoardo Ziello rivendica un cambio di passo per la città "Il Pd fa sembrare il taser un’arma di distruzione di massa. Ed è giusto che il comandante sia un uomo di fiducia del sindaco".

Lotta alla criminalità: "Il primo compito della municipale è garantire la sicurezza"

Lotta alla criminalità: "Il primo compito della municipale è garantire la sicurezza"

"L’introduzione del taser, fortemente voluta dalla Lega, è un’arma non letale che permetterà di aumentare la qualità del servizio della polizia municipale, ma anche di assicurare maggiore sicurezza agli agenti perché in certi interventi non sarà più necessario ricorrere alla colluttazione o all’arma tradizionale". Così deputato e capogruppo del Carroccio in consiglio comunale, Edoardo Ziello, parla delle novità inserito nel regolamento di polizia municipale appena approvato e che secondo il parlamentare è "un bel salto di qualità che ci mette in linea con i Paesi più avanzati (Germania, Regno Unito e Usa) che hanno già introdotto la pistola a impulsi elettrici, registrando ottimi risultati con buona pace di chi provava a farci la lezioncina facendo quasi sottintendere che il taser fosse un’arma di distruzione di massa: evidentemente, chi lo ripudia è progressista a parole, ma nei fatti non è connesso con il resto del mondo democratico che lo ha introdotto".

Dalle opposizioni sono arrivate fortissime critiche anche per il ruolo del comandante che non sarà più un dirigente comunale.

"La nomina di una figura di alta professionalità è giusto che abbia un rapporto fiduciario con il sindaco, poiché è solo in questo modo che si ha la certezza che l’indirizzo politico venga attuato. Chi si oppone al nuovo regolamento della polizia municipale lo fa solo con l’intento di provare, senza riuscirci, a fermare il potenziamento del corpo perché vorrebbe una città disordinata, senza regole e controlli dove ognuno può fare quello che vuole con l’idea che i vigili urbani debbano limitarsi ad elevare sanzioni amministrative agli autisti o agli esercizi commerciali".

La vostra idea invece qual è?

"La nostra visione dell’impiego della polizia municipale è opposta del Pd pisano e che è ferma a trent’anni fa. La polizia municipale deve essere impiegata, prioritariamente, per garantire la sicurezza in città in sinergia con le altre forze dell’ordine. Se il Pd, invece, avesse vinto le elezioni amministrative avremmo assistito allo smembramento del corpo e al conseguente dimezzamento delle assunzioni e degli investimenti sulla sicurezza".

Quanto inciderà il ripristino di Strade sicure nella pianificazione dei servizi di sicurezza in città?

"Intanto mi piace ricordare che si tratta di una battaglia vinta grazie al mio impegno personale che ha trovato ascolto e accoglienza dal ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e dal sottosegretario Nicola Molteni. I 15 militari dell’esercito in servizio nella zona della stazione in forma dinamica sono un grande successo che dimostra, ancora una volta, quanto impegno mettiamo sul fronte della sicurezza, a differenza della sinistra che continua a sottovalutare il fenomeno e parla di mera percezione".

Resta però un modo di fondo: degrado e microcriminalità non li ha debellati finora neppure il centrodestra.

"In città ci sono alcuni fenomeni di insicurezza che sono figli delle politiche sbagliate del Pd quando era al governo nazionale e locale. Penso ai tanti immigrati irregolari che si dedicano allo spaccio di sostanze stupefacenti o alle baby gang composte in alcuni casi da figli di nomadi provenienti dagli ex campi (Bigattiera e Oratoio) su cui stiamo ponendo gradualmente rimedio. La piaga principale rimane lo spaccio di droga e sono preoccupato perché si è già estesa, purtroppo, all’interno delle scuole. La prevenzione non basta. Il fenomeno abbraccia anche fragilità e marginalità. Il binario culturale come quello repressivo è importante, ma lo è ancora di più quello educativo familiare su cui al livello centrale occorrerà lavorare".