Leopolda, garanzie alle associazioni. Lettera di sfratto: "Atto dovuto"

L’assessore Filippo Bedini risponde ai quattro question time presentati dalle forze di opposizione "La convenzione risultava scaduta al 31 dicembre. Nessun riferimento a trasferimenti alla Patrimonio srl".

"Le associazioni non devono preoccuparsi per le loro attività future nella stazione Leopolda". Lo ha detto ieri in consiglio comunale l’assessore alla cultura, Filippo Bedini, che ha risposto ai quattro question time presentati da tutte le forze di opposizione e a riguardo della ’lettera di sfratto’ che gli uffici comunali hanno spedito all’associazione Casa della Leopolda, chiedendole di riconsegnare le chiavi dell’ex stazione.

"Un atto dovuto – ha detto Bedini -, visto che la convenzione risultava scaduta al 31 dicembre. La lettera non fa nessun riferimento ad un trasferimento alla Patrimonio Srl, sarebbe arrivata comunque" precisa l’assessore, che risponde ai dubbi del consigliere comunale della Città delle Persone, Paolo Martinelli che chiede chiarezza rispetto alla variazione dello statuto della municipalizzata e che va nella direzione proprio di inglobare anche la gestione dell’ex stazione. Una soluzione individuata dall’amministrazione comunale che punta a far decollare il progetto di una società municipalizzata per "gestire" la regia dei grandi eventi cittadini sulla falsariga di ciò che è stato fatto a Lucca con Lucca Crea. Nel frattempo, l’assessore Bedini ha tenuto a rasserenare le associazioni che operano già da tempo alla Leopolda: "Il sindaco – ha detto -, più volte ha tenuto a tranquillizzare le realtà associative che da anni contribuiscono alla vivacità della Leopolda garantendo la continuità della disponibilità dell’immobile per i fini specifici di chi ci lavora, massima disponibilità ad incontrare le associazioni singolarmente. Chi intende continuare le attività – ha aggiunto Bedini -, potrà farlo comunicando al comune gli eventi e a condizione che le scadenze dei pagamenti dovuti vengano rispettati, almeno fino al momento in cui lo spazio passerà alla Patrimonio Pisa, l’amministrazione prenderà in carico quelle stesse attività". Una risposta che non convince però l’opposizione che accusa una gestione "opaca e debole" e un "progetto politico chiaro di voler smantellare la rete di associazioni della Leopolda, e che è basata sull’idea di una visione di città diversa".

Altra questione è invece quella sul futuro dei lavoratori (si tratterebbe di 3 impiegati) su cui l’assessore Bedini ha risposto che "si tratta di personale che lavora con associazioni di carattere privatistico, e non risultano esserci clausole di salvaguardia sociale".

Enrico Mattia Del Punta