
Il presidente della Provincia, Massimiliano Angori
Ponti da mettere in sicurezza, strade da mantenere ma fondi che evaporano. Il presidente della Provincia, Massimiliano Angori lancia l’allarme: tra cantieri imminenti e tagli governativi.
Presidente Angori, partiamo dai lavori: quali novità sulla viabilità?
"Dal 7 luglio scatterà il cantiere al ponte sulla 206 a Navacchio, interventi del valore di 380mila euro, finalizzati alla messa in sicurezza della viabilità provinciale".
Da un ponte all’altro. Per il Ponte della Botte, ci sono aggiornamenti?
"Stiamo monitorando i lavori per mettere a punto la riapertura totale entro il mese di luglio. Abbiamo convocato una riunione per il 24 giugno con le Amministrazioni di Calcinaia e Vicopisano e le associazioni di categoria per fare il punto della situazione. Però...".
Dica.
"La Provincia continua a muoversi per la sicurezza di comunità e imprese, nonostante i tagli governativi che ancora non sono stati di fatto ripristinati".
Parla di tagli. Di che entità?
"Tra il 2025 e il 2026 saranno tagliati 3 milioni e 974mila euro rispetto ai 5 milioni e 677mila previsti, lasciando appena 1 milione e 700mila euro per tutte le necessità dei territori. E le strade da mantenere...".
Sono tante.
"Esatto. La Provincia ha in gestione circa 790 km di strade. Dunque avremo poco più di 1,5 milioni di euro per la manutenzione di quasi 800 km, oltre alla manutenzione straordinaria dei ponti. Una riduzione drastica, quasi una condanna. È un taglio del 70% che metterà in ginocchio gli enti locali, costringendoli a scelte difficili".
E sul medio termine, come si evolverà la situazione?
"Dal 2025 al 2028 è prevista una riduzione del 48% dei fondi: si passerà da 14 milioni e 192mila euro a 7 milioni e 380mila euro. Decisione del MIT per finanziare lo Stretto di Messina. Lei capisce?".
Che cosa?
"Tagliare i fondi per la sicurezza stradale significa mettere a rischio la vita delle persone, con conseguenze sulla sicurezza e sulla qualità della vita. È una questione di responsabilità verso i territori. La sicurezza degli utenti della strada non può essere derogata. Il Governo deve tornare sui propri passi".
Nei giorni scorsi vi è stata l’assemblea di Upi Toscana. Cosa è emerso?
"Nell’occasione sono stati divulgati i dati di una ricerca di Demopolis sul ruolo delle Province. Per la maggioranza dei cittadini toscani il ridimensionamento delle Province è stato un errore. Lo evidenzia questa indagine promossa da Upi Toscana e condotta dall’Istituto Demopolis. La ricerca, illustrata dal presidente di Upi Toscana Gianni Lorenzetti e dal direttore di Demopolis Pietro Vento, ha analizzato in profondità l’opinione dei cittadini, degli stakeholder regionali e di un campione rappresentativo di amministratori pubblici locali. Il quadro che ne emerge è netto: il 52% dei cittadini giudica negativamente la riforma, percentuale che sale all’83% fra sindaci e consiglieri comunali. Non solo...".
Che altro?
"Per il 72% dei toscani, la riforma non ha migliorato la qualità dei servizi pubblici, mentre l’84% degli stakeholder conferma un sostanziale fallimento rispetto agli obiettivi iniziali di risparmio e performance".