
Pisa e Livorno unite per rimettere in discussione il progetto della Darsena Europa. Lunedì scorso sono state presentate al Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare le osservazioni di Una città in comune, Rifondazione comunista Pisa e BuongiornoLivorno, dato che "nello studio di impatto su questa opera mastodontica non sono esaminati, o solo parzialmente, aspetti dirimenti. Un primo passo per intavolare discussione a cui gli altri candidati sindaco si sottraggono", evidenzia consigliere comunale e candidato sindaco di Una città in comune e Rifondazione comunista, Ciccio Auletta (foto). "Il primo punto della nostra osservazione - spiega Tiziana Nadalutti (Diritti in comune) - mette in evidenza una criticità: perché nello studio non è stata valutata l’ipotesi di non fare la Darsena Europa? (Opzione Zero). Lo studio dell’autorità portuale si limita a giustificare la scelta con il fatto che non sarebbe coerente con il Piano Regolatore Portuale". Un altro nodo "è l’aspetto economico su cui si fonda l’operazione. La Darsena Europa fa acqua da tutte le parti: allo stato attuale gli investitori privati non si sono fatti avanti e ci sarà da fare i conti con la competizione con altri porti italiani. A fronte di tutto ciò non si trova nella documentazione un approfondimento specifico sugli effetti sull’occupazione sia nell’area livornese che pisana".
Altre questioni in ballo: "le opere compensative e in particolare il sabbiodotto - concludono - con cui si vorrebbe far fronte alla forte erosione costiera. Lo studio di impatto affronta in modo superficiale gli effetti ambientali e gli eventuali problemi di gestione, senza prendere in considerazione alternative in accordo con la tutela del territorio e della biodiversità".
I. V.