Le celebrazioni del 25 aprile 2022 a San Giuliano Terme

Tante le iniziative sul territorio

Le celebrazioni del 25 aprile a San Giuliano Terme

Le celebrazioni del 25 aprile a San Giuliano Terme

San Giuliano Terme (Pisa) - Per la festa di Liberazione 2022 che il Comune di San Giuliano Terme ha organizzato sul territorio sono intervenuti il vicesindaco con delega alla memoria storica Lucia Scatena e il sindaco Sergio Di Maio. Anche le celebrazioni del 25 aprile tornano in presenza, compreso il Progetto Memoria. Si tratta della prima celebrazione della liberazione dal nazifascismo che la nostra amministrazione organizza in presenza. Sono ben tre le iniziative, tra Asciano, Campo e qui, nel cuore pulsante della nostra storia legata alla Resistenza e all'antifascismo.

DI MAIO - "Sono stati due anni molto intensi, ed essere qui tutti insieme ha il sapore del risveglio da un sonno profondo - dichiara Di Maio -. La pandemia ci ha cambiati, forse per sempre. Di sicuro, purtroppo, non ne siamo usciti migliori, come si credeva all'inizio. Il 25 aprile rappresenta invece una felice certezza: qui c'è la nostra identità. Il nostro Paese affonda le proprie radici democratiche nell'antifascismo, che ha ispirato la nostra Carta costituzionale. Per questo, a Festa della Liberazione ritengo con decisione di affiancare l'altro splendido nome di questo giorno speciale: Anniversario della Resistenza. Lo ritengo una bussola per orientarsi in questo presente".

SCATENA - "Il Progetto Memoria, grazie ai Teatri della Resistenza, vi ha accompagnati lungo tutto quest'anno, finalmente in classe e in presenza, e vi ha condotti qui - dichiara Lucia Scatena -. Sono certa che l'indifferenza è di quanto più lontano abbiate potuto provare nel conoscere le storie legate a questo posto, nell'entrare in contatto, seppur attraverso le parole, con il dolore che la guerra ha portato alla nostra comunità soprattutto nell'estate del 1944. Vi invito a fare tesoro di queste parole, a non considerarle distanti da voi solo perché lo sono nel tempo. La guerra è a poche centinaia di chilometri da noi ed è in questi momenti che la lezione di chi ha vissuto in prima persona quegli orrori torna attuale e può insegnare qualcosa. Ad esempio che la pace è più di un'opzione. Vi auguro di coltivare la memoria storica, che vi porterà magari in futuro a essere curiosi e ad approfondire le storie con cui siete entrati in contatto. Vi auguro di arricchire il vostro vocabolario con parole di pace e tolleranza, di accoglienza e inclusione. Vi auguro di contribuire in maniera determinante a costruire un mondo migliore. Come abbiamo avuto modo di raccontare in questi anni, il Progetto non si è fermato, è andato avanti online e questo ha permesso di non disperdere i contributi e le testimonianze, l'impegno di chi si è sempre messo a disposizione anche nella fase più difficile. Perciò grazie a chi ha tenuto in piedi il percorso relativo alla memoria storica, alimentandolo ogni giorno. Il 25 aprile qui, al sacrario della Romagna, e in ogni luogo simbolo del nostro comune, deve essere una giornata in memoria delle vittime e delle sofferenze della guerra, ma è anche una festa per la libertà e per i diritti, è la festa della liberazione dal nazifascismo, è una giornata che unisce generazioni differenti fra loro nel segno della memoria e della pace: proprio quello per cui è nato il Progetto Memoria. Proprio quello per cui siamo qui, oggi, dove non mancheremo mai".

M.B.