L’assessora Nardini con Masi e Betti per l’omaggio alla tomba di Summers

CASCINA

Un appuntamento che si rinnova ogni anno, un modo per celebrare il vero significato della Festa della Toscana primo Stato al mondo – il 30 novembre 1786, per decisione dell’allora granduca Pietro Leopoldo – ad abolire la pena di morte e la tortura.

E sono passati 17 anni dalla morte di Gregory Summers, la cui storia fece il giro del mondo fino ad arrivare sul nostro territorio e segnatamente a Cascina, dove le sue spoglie riposano. Ieri a rendere omaggio alla sua tomba sono stati l’assessore regionale all’istruzione Alessandra Nardini, il sindaco Michelangelo Betti e il vicesindaco Cristiano Masi.

"Gregory - ha ricordato il primo cittadino cascinese – si è sempre proclamato innocente in merito all’omicidio dei propri genitori adottivi e il suo appello al mondo arrivò anche qui, con i ragazzi della scuola ‘Luigi Russo’ di Navacchio che presero a cuore la vicenda".

"Grazie al rapporto epistolare intrattenuto dagli alunni con il condannato a morte – ha aggiunto Betti – , Summers chiese di poter poi essere seppellito proprio qui. E l’istituto comprensivo ‘Russo’ fu protagonista allora di una vera e propria campagna contro la pena di morte e la solidarietà dei cascinesi si trasformò in partecipazione al lutto fino ad arrivare alla sepoltura di Gregory nel cimitero nuovo di Cascina. A distanza di quasi venti anni, resta vivo il valore di quella vicinanza che si lega profondamente alle radici della Festa della Toscana. Ringrazio l’assessora regionale Alessandra Nardini per la sua costante presenza a ricordare la storia di Gregory Summers".