L’addio a Stefano Arcangeli prof di filosofia e musicista. Fondò il primo Pisa jazz club

Aveva 76 anni ed aveva insegnato al Liceo classico Galilei. Riuscì ad organizzare decine di concerti con grandi nomi e una rassegna internazionale. "Dal maestro si imparava sempre".

L’addio a Stefano Arcangeli prof di filosofia e musicista. Fondò il primo Pisa jazz club

L’addio a Stefano Arcangeli prof di filosofia e musicista. Fondò il primo Pisa jazz club

Lutto nel mondo del jazz e non solo per la scomparsa – all’età di 76 anni – di Stefano Arcangeli, docente di filosofia, critico musicale e musicista jazz, fondatore 0 del primo Circolo Pisa Jazz. Profondamente commosso, lo ricorda il presidente onorario del club, Francesco Martinelli, che ha collaborato lla fondazione di Pisa Jazz nel 1974 e poi del CRIM, e che ha organizzato con Arcangeli le memorabili Rassegne Internazionali del Jazz di Pisa degli anni ’70 e primi ’80. Amatissimo dai suoi studenti, a partire da quelli del liceo classico ‘Galilei’, dove aveva iniziato a insegnare negli anni Settanta. "Oltre alla cattedra, però – racconta Martinelli – ha portato sempre con sé la sonorità jazz e il gusto dell’improvvisazione: dopo aver fondato il Circolo Pisa Jazz, con Roberto Terlizzi e Luciano Alderigi organizzò le prime conferenze sulla storia del jazz. “Il gruppo riuscì a esordire come organizzazione di concerti internazionali con Don Cherry, all’Unione Sportiva di Tirrenia, nel 1975 - ha ricordato Francesco Martinelli, presidente del Pisa Jazz - seguirono decine di concerti ed eventi formativi a cui ho avuto la fortuna di contribuire, partecipando giornalmente al lavoro all’Arci di Borgo Stretto. In quegli anni la Rassegna Internazionale del Jazz di Pisa fu un evento di punta a livello nazionale ed europeo". "Dal maestro, come lo chiamavamo, si imparava sempre, nel giornaliero pellegrinaggio ai negozi di dischi o nelle passeggiate in piazza Santa Caterina, magari prima di avviarsi verso l’Arena Garibaldi a vedere la partita - ha aggiunto - schivo, alieno dal mondo digitale ancor prima dell’arrivo di internet, Stefano aveva via via abbandonato ruoli attivi nel campo della musica e si era ritirato nell’insegnamento e nella famiglia, cui porgiamo le più sentite condoglianze per la loro perdita, che è anche nostra".