Laboratorio itinerante. Mari, coste e uomo. Lo studio europeo sul clima parte da Pisa

La prima spedizione Ue sull’ambiente fa tappa al nostro Cnr .

di Enrico Mattia Del Punta

Biodiversità, e cambiamenti climatici, ma anche rapporto tra mare e terra. È il progetto "Traversing European Coastlines" (Trec), la prima spedizione europea per studiare l’impatto dell’uomo sui mari e sulle regioni costiere, che arriva in Italia, e fa tappa al Cnr di Pisa. Dalla costa pisana, infatti partiranno i campionamenti effettuati nella penisola. La spedizione, nel corso dei prossimi due anni, preleverà campioni in 120 siti in 21 Paesi europei. "La prima spedizione continentale – ha detto il direttore della sede italiana dell’European Molecural Biology Laboratory, Curnelius Gross -, nel mare e nel suolo, e per scoprire lo stato della nostra biosfera". Il Cnr è partner della spedizione "Traversing European Coastlines" (Trec), finalizzata allo studio approfondito degli ecosistemi costieri e coordinata dallo European Molecular Biology Laboratory (Embl) insieme alla Tara Ocean Foundation e allo European Marine Biology Resource Centre (Embrc). "Il Cnr – ha commentato la presidente Maria Chiara Carrozza -, ha sempre fatto ricerche sul campo. Ora però, abbiamo strutture e mezzi di ricerca più evoluti. La spedizione Trec, grazie al partenariato internazionale di cui si compone, consentirà di dare una maggiore sistematicità alla raccolta di campionamenti, ed alla loro analisi con database più accurati". In Italia, i primi campionamenti saranno avviati in Toscana e i laboratori mobili di Trec sono ospitati presso l’Area della Ricerca del Cnr di Pisa. La spedizione combina attività scientifiche su terra e in mare su una scala senza precedenti. In Toscana, in particolare, gli scienziati e le scienziate che viaggiano con i laboratori mobili e a bordo della goletta Tara, raccoglieranno campioni di acqua, suolo, sedimenti e aerosol nel Parco regionale Migliarino, San Rossore, Massaciuccoli, in prossimità della foce del fiume Cecina, nel Parco della Maremma e nella riserva naturale statale Duna Feniglia (Orbetello, Gr). A raccontarci il lavoro sul campo una delle ricercatrici che fanno parte del team di Trec, Antonella Ruggero: "La nostra squadra – ha spiegato -, ha l’obiettivo di raccogliere dati per osservare anche gli effetti del cambiamento climatico sulla biodiversità e l’effetto antropico dell’uomo sull’ecosistema". "I campioni biologici sono fragili – continua Ruggero -, non appena una goccia d’acqua o una briciola di terreno vengono rimossi dal loro ambiente naturale, gli organismi al loro interno iniziano a cambiare. Ma Trec porta il laboratorio ai campioni, anziché i campioni al laboratorio".