Il Consiglio Pastorale dell’arcidiocesi di Pisa, riunito il 23 febbraio in seduta ordinaria, ha espresso “profonda preoccupazione e sconcerto per gli scontri” di piazza dei Cavalieri. "La violenza non è mai giustificata – recita la nota firmata dall’arcivescovo Giovanni Paolo Benotto – in attesa che si faccia luce sull’accaduto e sull’operato delle forze dell’ordine, auspica che tutte le autorità competenti intervengano per garantire il corretto e pacifico confronto democratico, tutelando la sicurezza di tutti, dei giovani in particolare". "La Chiesa crede nel dialogo pacifico e nel ripudio della violenza in tutte le sue forme. Questpo è l’unico percorso capace di edificare la nostra casa comune su solide basi". Intanto, l’arcidiocesi di Pisa, definisce “tragica” la situazione in Israele e Palestina. Benotto "ribadisce la condanna per l’attacco terroristico dell’ottobre scorso e per la strage attualmente in corso nella striscia di Gaza" e aggiunge che la Chiesa di Pisa è impegnata con Caritas Gerusalemme "a sostegno di tutte le persone che subiscono, in Terra Santa, gli orrori della guerra. Ci uniamo a tutti coloro che chiedono l’immediato cessate il fuoco e la liberazione degli ostaggi".
E anche gli Scout Agesci zona GaliLeo e Cngei scout di Pisa intervengono sulla vicenda. "Come è possibile che una manifestazione pacifica di ragazzi sia stata repressa con una violenza così brutale? – si chiedono – Come è possibile prendere a manganellate minorenni, i nostri ragazzi, il nostro futuro, solo perché manifestano? Non abbiamo il 25 Aprile a ricordarci il cammino verso la Libertà? Non abbiamo il 2 Giugno a ricordarci di godere della Res Pubblica, di tutti quei fili dello stesso tessuto sociale che si intrecciano, diversi ma con egual dignità? Abitiamo la Pace, educhiamo alla pace e poi lo stato o chi lo rappresenta esercita questa violenza?", si legge nel comunicato rilasciato dagli enti. Una giornata, quella del 23 febbraio, descritta come un buco nero nella nostra storia democratica: "I care’, mi interessa’, aveva scritto Don Milani sul muro della scuola di Barbiana. È il motto dei giovani migliori ed è un riferimento per noi scout, impegnati nel formare le nuove generazioni a una partecipazione politica per lasciare un mondo migliore. Di fronte a giovani che manifestano la propria idea pacificamente, rivendichiamo il diritto ad esprimere le idee, a farsi attori nella realtà che ci circonda e ad indicarne le contraddizioni che emergono. Questa azione delle forze dell’ordine non è apparsa adeguata, dimostrandosi sproporzionata e asimmetrica vista anche la presenza di molti minorenni tra i manifestanti che non sono stati tutelati in alcun modo neppure nella loro incolumità fisica".