Gabriele Masiero
Cronaca

La Torre di Pisa: gli 850 anni di un’icona mondiale

Il ricordo dello storico Settis: "Jamiolkowsy la salvò con la sottoescavazione". Per il clou dei festeggiamenti il prato dei Miracoli diventerà un auditorium

La torre di Pisa (foto Enrico Mattia Del Punta)

La torre di Pisa (foto Enrico Mattia Del Punta)

Pisa, 14 gennaio 2024 – "Di Michele Jamiolkowski, universalmente riconosciuto come il salvatore della Torre di Pisa ricordo la mitezza e la capacità di fare sintesi tra personalità che avevano competenze scientifiche diverse. In quella commissione convivevano infatti due anime: gli storici dell’arte come me e gli ingegneri. E lui ha saputo miscelare alla perfezione le nostre capacità portando a termine uno dei risultati più importanti nella storia della tutela dei monumenti".

Salvatore Settis, archeologo e storico dell’arte e già direttore della Normale, oggi tra i custodi di uno dei monumenti più preziosi al mondo (fa parte del comitato di sorveglianza) dopo essere stato membro del Comitato internazionale di salvaguardia della Torre pendente che dal 1990 al 2001 lavorò per "salvare" il campanile del Duomo. Furono 11 ani di incarichi rinnovati anno dopo anno da nove diversi governi nei quali si avvicendarono decine di ministri e sottosegretari. Anni molto complicati come quella terribile notte del settembre nero.

Era il 1995 e l’esperimento di ancoraggio della Torre al terreno fallì: "Non solo, rese ancora più instabile il monumento - ricorda Settis - poi Jamiolkowsky, da ingegnere geotecnico, ci convinse che la soluzione migliore era quella della sotto-escavazione che salvò la Torre".

Una targa che ricorda la mirabile opera di Jamiolkowsky è stata collocata nell’atrio del Museo dell’Opera del Duomo di Pisa.

Oggi il Campanile del Duomo è in ottima salute e può celebrare i suoi primi 850 anni come se fosse un ragazzino. Il clou dei festeggiamenti, iniziati il 9 agosto scorso, ci sarà l’8 agosto: "Stiamo lavorando - spiega il presidente dell’Opera primaziale pisana, Andrea Maestrelli - a un grande concerto di musica classifica eseguito da una star internazionale. I contatti sono in corso e nelle prossime settimane annunceremo il protagonista di questo grande evento aperto alla cittadinanza per trasformare il prato dei Miracoli in un grande auditorium all’aperto".

Ma intanto altri importanti eventi segneranno questi mesi di celebrazioni. "Tra quelli che mi stanno più a cuore - dice Maestrelli - c’è senz’altro ‘Vespri d’organo’, la rassegna che porterà in cattedrale i migliori organisti italiani. Inizierà il 28 gennaio con appuntamenti mensili fino al 30 giugno: ogni ultima domenica del mese si potrà assistere a una riflessione guidata da monsignor Severino Dianich, uno dei principali teologi italiani, che renderà unici questi eventi sotto il profilo della spiritualità e il momento di meditazione anticiperà la messa pomeridiana".

Il primo incontro, il 28 gennaio alle 16, vedrà protagonista Gabriele Agrimonti, organista titolare della basilica romana di San Luigi dei Francesi, che eseguirà brani di Marco Enrico Bossi, Giacomo Puccini e un’improvvisazione su melodie sacre. "Seguiranno - conclude Maestrelli - i concerti, il 28 febbraio, dell’organista delle celebrazioni papali in Vaticano, Josep Solè Coll che eseguirà la Simphonie Passion di Marcel Duprè, il 24 marzo, Domenica delle Palme, Roberto Marini, organista titolare della cattedrale di Teramo e docente al Pontificio istituto di musica sacra di Roma che proporrà brani di Bach e Max Reger, il 28 aprile Matteo Venturini, docente di organo e composizione organistica al Conservatorio di Vicenza, il 26 maggio Stefano Pellini organista della cattedrale di Modena e il 30 giugno, Ilaria Centorrino di Cosenza".