"La scelta del sindaco rischia di mettere in ginocchio tutta la categoria. Ed è tanto più grave che abbia deciso di aumentare le licenze di taxi in città senza alcun confronto né con i sindacati né con la categoriaA". A denunciarlo è Andrea Balestri, tassista e responsabile provinciale del sindacato Uritaxi che critica aspramente il bando dell’amministrazione comunale per concedere, a titolo oneroso (ma con la conversione gratuita di quelle dei vetturini delle carrozze a cavallo), altre 16 licenze per le auto bianche in città applicando il cosiddetto decreto asset che consente ai Comuni di incrementare la dotazione di taxi fino alla quota del 20% della flotta già in servizio.
"La decisione - attacca Balestri - è stata presa dopo che il consiglio comunale aveva bocciato la proposta di conversione delle licenze dei vetturini in quelle di taxi ed è stata presa dalla Giunta senza alcuna analisi preventiva del volume d’affari della categoria. Non ci sono monitoraggi che giustifichino una scelta del genere, né alcuna concertazione con la categoria. Non solo, Conti ha scelto di applicare ciò che consente il decreto asset alla soglia più alta mentre la legge parla solo di poter incrementare le licenze fino al massimo del 20% della flotta. Si potevano dunque fare scelte diverse e meno impattanti". Secondo il sindacalista, infatti, la stagione invernale coincide con "una fortissima contrazione del fatturato e delle richieste da parte dell’utenza: in questi giorni in aeroporti arrivano più o meno dieci voli al giorno ed è chiaro che il volume di traffico incide pesantemente sul numero di corse". Alla stazione, secondo alcuni tassisti, ci sono auto bianche che attendono ore in fila prima di caricare un cliente. "La decisione di aumentare le licenze - conclude Balestri - è un atto irresponsabile e non tiene conto che il lavoro dei tassisti pisani è sostanzialmente stagionale. In questo modo si mette in pericolo l’intera categoria che rischia di finire sul lastrico proprio perché non c’è un mercato sufficiente a soddisfare tutta la flotta. In parole povere, le nuove licenze non solo sono eccessive per rispondere alle eventuali esigenze della clientela ma risulteranno dannose per i tassisti attualmente in servizio che già da molto tempo devono fare i conti con un andamento del mercato in sofferenza per molte settimane l’anno con forti perdite economiche".
Gab. Mas.