
La rinascita di Palazzo Vitelli dell’Università
Rinascita per Palazzo Vitelli, sede amministrativa dell’Università di Pisa
I lavori di restauro sono stati realizzati grazie al contributo della Fondazione Pisa. Concluso l’intervento di consolidamento e adeguamento della copertura e di restauro delle facciate dell’edificio, centro nevralgico e sede amministrativa dell’Università di Pisa, che da gennaio è tornato al suo antico splendore. I lavori, diretti dall’architetto Carla Caldani, si sono svolti sotto la supervisione della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio di Pisa, "nel pieno rispetto del bene architettonico", privilegiando il recupero e riutilizzo degli elementi originali e, laddove non possibile, con la sostituzione e integrazione con materiali di nuova fattura, compatibili comunque con il manufatto storico.
La storia. Palazzo Vitelli domina il lungarno Pacinotti, sulle rive di Tramontana dell’Arno. Come molti dei palazzi affacciati sul fiume, è il risultato dell’accorpamento e del parziale abbattimento di una serie di case-torri medievali, i cui resti sono ancora parzialmente visibili nel cortile interno.
Eretto tra il XVI e XVII secolo per volere di Vitellozzo Vitelli, l’edificio fu proprietà della Casa Reale e, prima ancora, dei Granduchi di Toscana; in questo periodo, essendo l’edificio posto nelle immediate vicinanze del palazzo reale, fu destinato ad accogliere gli illustri ospiti del Granduca, come la principessa Maria di Francia, figlia del re Luigi Filippo, ospitata qui appunto da Leopoldo II.
Il restauro. Realizzato grazie al contributo della Fondazione Pisa, l’intervento di ristrutturazione ha permesso il completo rinnovamento sia degli elementi esteriori, quali facciate, elementi lapidei e copertura, sia di quelli funzionali, come infissi, serramenti e linee vita che, a distanza di cinquant’anni dal precedente restauro, realizzato nel 1973, presentavano evidenti segni di invecchiamento e deterioramento. I lavori del tetto hanno comportato la rimozione della copertura e la posa di pannelli in grado di garantire la calpestabilità. Al centro della falda che affaccia su Lungarno sono stati sostituiti e motorizzati tre grandi lucernari che illuminano l’ampio atrio e il vano scala sottostant. Le facciate hanno costituito il secondo step di intervento, con la completa rimozione dell’intonaco della facciata principale (a base cementizia) con successivo lavaggio mediante idrogetto; verifica statica della muratura e ricucitura con trattamento di lesioni e sconnessioni tra i conci costituenti la struttura verticale. "Il restauro di Palazzo Vitelli è stato reso possibile dal rilevante finanziamento della Fondazione Pisa, a cui va tutta la nostra gratitudine - ha commentato il geometra Filippo Scalsini dell’Università di Pisa, responsabile del procedimento – Ci tengo, però, anche a mettere in evidenza come la sua realizzazione sia il frutto di un grande lavoro di squadra che ha coinvolto molti componenti della nostra comunità universitaria. Il restauro ha visto impegnati, oltre al sottoscritto e all’architetto Carla Caldani, il geometra Stefano Patrizi, l’ingegner Elena Menchetti - che si è occupata dell’isolamento termico -, il perito industriale Mauro Fiori, che ha seguito gli interventi sugli impianti elettrici, e l’ingegner Andrea Paolicchi, incaricato del coordinamento per la sicurezza. Senza contare il personale dell’amministrazione centrale dell’Università di Pisa che ha collaborato durante tutte le fasi di esecuzione dei lavori. A loro, e alla ditta esecutrice, la Casanova Next Srl di Viareggio, va il nostro più sentito riconoscimento".