La protesta di Calambrone: "Parcheggio all’anfiteatro. Lo smog oltre al degrado"

Blitz della lista Una Città in Comune che sostiene la presa di posizione dei residenti della zona: "Il Comune ci ripensi e lo sposti vicino allo Scolmatore".

La protesta di Calambrone: "Parcheggio all’anfiteatro. Lo smog oltre al degrado"

La protesta di Calambrone: "Parcheggio all’anfiteatro. Lo smog oltre al degrado"

"Inquinamento e degrado si sommano all’indecenza dello stato dell’anfiteatro del Calambrone". La lista Una città in Comune, assieme ad alcuni residenti del Calambrone dicono: "C’è da recuperare l’anfiteatro e la Giunta che fa? Un bel parcheggione sul manto erboso sommando degrado a degrado e favorendo l’aumento dell’inquinamento". L’anfiteatro del Calambrone è costato 1.3 milioni di euro con la Giunta di centro sinistra, e poi, nel 2021, altri 190mila euro, con l’attuale Giunta. Di fatto, il monumento al degrado dell’anfiteatro, non è mai decollato ma è costato, e non poco. Fausto Pascali dice: "Per questa Giunta, la rigenerazione urbana sta a significare parcheggi, cemento ed asfalto. Questo parcheggio è solo il cavallo di Troia per farne altri 13, tutti così detti temporanei, cioè di tre anni rinnovabili per altri tre". "Dallo Scolmatore ad Eliopoli ci sono solo due, ripeto due panchine – Interviene Stefania Pandolfi, residente –. Abbiamo bisogno di tutto meno che di un parcheggio. Questo manto erboso dovrebbe servire per far socializzare le persone per portarci bambini. Bisognerebbe piantarci alberi e non macchine".

"Piante, spazio attrezzato per bambini e spazio attrezzato - aggiunge Claudia Gazineo – per fare attività fisica all’aperto. Questo serve al quartiere, ai suoi residenti. Invece, si procede con il voler altre macchine, ancora altre macchine". Oltrettutto, il già esistente parcheggio con stalli blu, limitrofo all’anfiteatro alle 11.30 di ieri era mezzo vuoto. Antonio Mori del Comitato difesa alberi Pisa, si aggiunge alle proteste, e dice: "Nulla di più sbagliato e retrogrado rilanciare il turismo con un nuovo parcheggio, per di più a ridosso di un anfitetaro". Lo stesso poi denuncia "la capitozzatura selvaggi avvenuta nell’area Continental". "Quello di cui ha bisogno il litorale – dice Pascali - è un altro modello di sviluppo a partire dal rispondere alla necessità di spazi sociali e centri collettivi e di aggregazione. A dirlo sono prima di tutto i residenti, che hanno visto e denunciato come la struttura del Teatro, versa in totale stato di abbandono, venendo meno alla funzione sociale e culturale per cui era stata concepita. Un progetto di rilancio delle attività che coinvolga gli operatori della cultura a prendere in considerazione il Teatro di Calambrone come sede di proprie iniziative".

Carlo Venturini