
La Pisa che non c’è più Il nuovo libro di Ferretti
Una Pisa che non esiste più. Amicizie, musica, nostalgia. E’ in parte autobiografico (il lettore che lo conosce lo sa bene), in parte tratto dalla fantasia, come molti libri. E’ uscito "Il suono candido della pioggia d’estate" di Francesco Thomas Ferretti per Carmignani editrice. Il volume, disponibile nelle librerie e online, è stato presentato da poco alla biblioteca Sms alle Piagge. E’ il seguito di "Attimi di un’adolescenza. Noise kitchen: la storia vera di una band degli anni ‘90 mai esistita", sempre per la stessa casa editrice.
Un secondo capitolo di una storia, soprattutto per le ambientazioni, in cui molti si riconoscono.
"Il primo ha avuto tre edizioni. Mi è stato chiesto un seguito, io sono contrario di solito, ma poi è arrivata l’idea, la vita dei protagonisti del primo libro in una fase adulta, complicata e innominata: dopo l’adolescenza e la maturità non c’è una definizione per quel periodo in cui c’è tanta voglia di ritornare all’adolescenza ma con maggiore consapevolezza, l’ho chiamata maturilescenza".
Tante passioni: insegnante di scuola elementare, musicista e pittore.
"Ho sempre scritto. Nel 2009, poi, ho pubblicato per Tep “Lo strano viaggio dell’anima“. Durante la pandemia mi è venuta l’ispirazione per un romanzo: una band rock nella Pisa degli anni ‘90 con tutte le difficoltà incontrate".
La trama del secondo?
"I protagonisti sono i medesimi. E per caso vengono a sapere che una canzone scritta da loro 30 anni prima è diventata un tormentone su Tik Tok. Da qui il tentativo di rimettersi insieme, ma c’è un problema".
Quale?
"Uno dei componenti è disperso in mare. E’ giusto riformare il gruppo senza di lui?".
Ci sarà anche la vecchialescenza?
"Ho le basi per scrivere. In molti si sono immedesimati. Questo libro si legge con un po’ di nostalgia per una Pisa che non c’è più".
Pittore, a proposito: di chi è il quadro in copertina?
"Lo ha realizzato uno dei protagonisti... attraverso me. Diciamo così".
Storie ambientate nel nostro territorio e piccola editoria.
"Da incoraggiare. Purtroppo il marketing, le strategie, i ghost writer dei grandi editori tolgono voce a chi magari non ha tutto questo dietro ma ha qualcosa da comunicare".
Antonia Casini