La "Darsena della discordia". L’Arpat piazza l’Osservatorio ambientale del Porto di Livorno per monitorare anche il corretto avanzamento dei lavori e procedure per la Darsena Europa. Legambiente organizza per stasera, al circolo Il Fortino di Marina, l’incontro dal titolo emblematico "La darsena della discordia. La Darsena Europa rischi per la costa". Ed infine, Francesco Auletta, consigliere comunale di Una città in comune, stigmatizza l’"asse" tra il sindaco Michele Conti e quello di Livorno Luca Salvetti che ha definito Conti come "responsabile e non prevenuto sulla Darsena". Venendo all’Osservatorio è un organismo collegiale che ha compiti di supporto, tra cui la verifica dell’ottemperanza delle prescrizioni ambientali del provvedimento di Via, il monitoraggio permanente della corretta esecuzione delle prescrizioni, la diffusione delle informazioni ambientali e l’informazione al pubblico per assicurare una efficace azione divulgativa. L’osservatorio è stato richiesto da Regione Toscana al Ministero dell’Ambiente ed ha al suo interno rappresentanti del Comune di Pisa e del Parco di San Rossore. C’è attesa per l’incontro di stasera alle 17.30 al Circolo Arci Il Fortino. Tra i partecipanti c’è il presidente del parco, Lorenzo Bani. Con lui ci sono Roberto Sirtori di Legambiente che introduce l’evento, a seguire Giovanni Santangelo di Unipi. Auletta interviene a gamba tesa sull’assist del sindaco di Livorno Luca Salvetti al ‘vicino di casa’ Michele Conti. "Salvetti non si accorge – dichiara Auletta -, di quanto sia ideologico Conti perché lui è uguale: entrambi infatti, senza alcuna prova a sostegno, affermano che per l’economia dei territori le grandi opere siano essenziali. Anche se in questo caso non è stato mai portato alcun serio studio a supporto di questa ipotesi come si può leggere nei documenti depositati e disponibili al pubblico".
"I toni entusiastici di Salvetti – continua Auletta – non cancellano le criticità che da sempre denunciamo, specialmente sul fronte ambientale. L’erosione costiera, una piaga ben nota in Toscana e sul litorale pisano, viene trattata come un effetto collaterale da gestire in modo marginale. Ma dagli stessi documenti depositati per valutare la Darsena Europa, si capisce bene che il problema è serissimo. E non prendono adeguatamente in considerazione lo scenario in forte evoluzione dovuto al cambiamento climatico. Cambiamento di cui le violente mareggiate di apppena un anno fa sul litorale pisano hanno dato un assaggio piuttosto amaro". Insomma, anche il dibattito sulla Darsena Europa prosegue tra chi vede nell’ampliamento del porto labronico un motore di sviluppo per la costa Toscana e chi lo vede come un capestro per la stessa costa.
Carlo Venturini