
(fotoservizio Del Punta per Valtriani)
Cascina (Pisa), 13 aprile 2022 - Andrea ha imparato a volare. Quando Zefiro gonfia la vela questo ragazzo coi capelli color dell’oro sale a 30 metri d’altezza e diviene un punto colorato nel grande libro del cielo e del mare. "Con la mia tavola da surf, lassù mi sento libero". In pochi al mondo saltano tanto in alto affidandosi solo all’alito del vento e un aquilone di tela teso a sostenere il balzo, mentre l’Oceano si scatena sotto piedi. A seconda della latitudine foche e pinguini applaudono le acrobazie, altre volte il salto si esaurisce sul dorso delle onde fra gli squali che fanno il giro-tondo.
Questa è la vita sotto i riflettori di Andrea Principi: 17 anni, studente e campione cascinese. A ottobre dell’anno scorso in Francia vince il campionato del mondo "Big air" di kite surfing, oggi è l’unico atleta di livello nazionale che porta la bandiera italiana. Una storia di successo e sport: viaggi alla ricerca del vento in ogni angolo del globo, sacrifici quotidiani, ore di palestra e tanta acqua salata. Dietro la copertina però c’è un lavoro altrettanto eccezionale. Andrea frequenta con successo il liceo scientifico-sportivo ‘Pesenti’ di Cascina: "superando brillantemente ogni prova – spiegano dalla scuola –, nonostante un riconosciuto disturbo specifico dell’apprendimento". La scuola cascinese è un’alleata nella crescita di Principi "perché – sostiene Stefano Orti, professore e coordinatore di classe – è un grave errore considerare lo sport in antitesi con lo studio. E’ possibile eccellere in una disciplina e ottenere buoni risultati dietro il banco". Anzi l’esperienza decennale della dirigente scolastica del ‘Pesenti’ Ivana Carmen Katy Savino la porta a ritenere che "negli ultimi anni i campioni nello sport sono anche i migliori studenti della classe. Proprio come Andrea". Affascinante a dirsi, ben più complesso all’atto pratico dove ogni giornata è un rebus. "Ma la nostra scuola – aggiunge Savino – riesce ad essere flessibile andando incontro perfino agli impegni più imprevedibili di Andrea le cui gare dipendono dai capricci del vento".
Capita, allora, che il 17enne parta per una settimana per una gara in Sud Africa, ma torni dopo due mesi perché il meteo non va d’accordo con le evoluzioni volanti di Principi. "Dobbiamo ringraziare gli insegnanti e la dirigente scolastica – spiega mamma Silvia Rossini, allenatrice di Andrea e responsabile della ‘School Kite’ di Calambrone – perché attraverso anche l’utilizzo della Dad mio figlio riesce ad essere presente anche dall’altra parte del mondo".
Andrea è un campione fortunato: ha conservato un sorriso sincero ha un sogno negli occhi ed è coccolato di famiglia e scuola. "Raggiungere questi traguardi – spiega senza vittimismo – costa sacrifici. La mattina vado a scuola poi, appena terminate, le lezioni corro a Calambrone o a Vada ad allenarmi in acqua. Alle 16.30 torno a casa e studio un paio d’ore. Poi dalle 19 alle 22 vado in palestra". Tutti i giorni, domenica compresa. Una costanza che lo ha portato sul tetto del mondo in una disciplina che richiede un rigore atletico estremo.
Ogg i Andrea, grazie ai premi delle gare riesce a coprire le ingenti spese, ma nel prossimo futuro spera di diventare un professionista. Ben consapevole che un simile sport si sorregge comunque sugli sponsor e non vanta certo ingaggi faraonici come il calcio o il basket. "Ma non mi cambierei con nessuno al mondo – conclude –. Quando sei in cielo e sotto di te i pinguini giocano e nuotano nell’oceano, tutto è ripagato. E se solo tu, il mare e la gara". Bravo Andrea, insegui il tuo vento e non ti perderai mai.