
Pisa, 15 agosto 2023 - Un’istituzione nella casa del Cottolengo di via Mazzini. Addio a fratel Pietro, Salvatore Genova, nato a Torino nel 1943, era entrato a 19 anni nei Fratelli cottolenghini, dopo aver frequentato l’Iti al Nord. Domenica sera stava facendo una delle sue passeggiate in zona Stazione quando è stato investito sulle strisce - la ricostruzione della municipale - ed è caduto, battendo con violenza la testa. Era stato soccorso e trasportato in ospedale e ricoverato in rianimazione. Ma ieri intorno a mezzogiorno è morto. Scioccato e addolorato l’automobilista, indagato ora per omicidio stradale, "Non l’ho visto", ha spiegato. Sarà disposta l’autopsia.
L’uomo, 80enne, ha prestato servizio nel reparto maschile nella casa di Pisa fino a pochi anni fa quando, viste le sue condizioni di salute e l’età, si è dedicato alla portineria. "Ha dato tutto se stesso senza orari al servizio di persone spesso con gravi disabilità e, finché le forze glielo hanno consentito, anche con pochissimi aiuti nonostante che gli ospiti fossero, in qualche periodo, anche alcune decine", ricorda l’avvocato Andrea Gasperini. "Rigoroso anzitutto verso se stesso ma poi anche verso coloro che lo coadiuvavano perché non mancasse agli ospiti tutta l’assistenza che era possibile fornire, era altrettanto rigorosamente schivo di ogni pur minima pubblicità per la sua opera. Era non poco addolorato per la crisi delle vocazioni che metteva in discussione la stessa esistenza della sua piccola congregazione religiosa". "Ha dato la vita per questo luogo", aggiunge la madre superiora. "Un consacrato". Fratel Pietro lascia la sorella e due nipoti.
A. C.