di Mario Ferrari
PISA
Un camerino virtuale che permette di provarsi in tempo reale un vestito da qualsiasi parte del mondo. È con questa idea che è nata Viton – la cui assonzanza con il noto marchio è solo casuale – l’applicazione che consente, con il semplice ausilio di uno schermo e una telecamera, di indossare, grazie all’intelligenza artificiale, qualsiasi capo d’abbigliamento e che sarà presentata in anteprima all’Internet Festival. Una novità, parte del progetto europeo Clever, tutta pisana, essendo nata dalla collaborazione del Consorzio nazionale interuniversitario per le telecomunicazioni (Cnit) sezione di Pisa e la Scuola Superiore Sant’Anna. Secondo il ricercatore del Cnit Pisa, Michelangelo Guaitolini, uno dei creatori di Viton, quest’applicazione "potrà cambiare il volto dello shopping online e rilanciare i negozi di vicinato".
Come?
"Deve immaginare Viton come uno specchio virtuale: si tratta di uno schermo dotato di telecamera che riporta l’immagine di un utente. Dopo aver acquisito questa immagine, la persona ha a disposizione un catalogo di vestiti da provare e, cliccando un tasto, il sistema restituisce una nuova immagine coi capi scelti addosso. Si può scegliere la taglia, vedere la disponibilità in negozio e far partire l’ordine per farselo consegnare a casa".
E può funzionare con qualsiasi negozio?
"Certo, per esempio da Pisa può provarsi un vestito in uno store dall’altra parte del mondo, basta che il negozio sia inserito nel nostro database. È il nuovo volto dello shopping".
Quali i principali benefici?
"Per i clienti, sicuramente abbassare i tempi di attesa, la comodità di fare tutto da casa, non dover inquinare andando con un mezzo nei negozi ed evitare la scomodità di andare in un camerino con 4-5 capi differenti e provarli uno ad uno per vedere come stanno".
Un aiuto anche ai commessi che poi devono risistemare.
"Ma non solo. Rende più gestibile la logistica dei magazzini, che non hanno bisogno di avere da parte più capi del necessario. Permette di limitare gli spazi nei piccoli negozi e dà loro la possibilità di farsi valere in un database insieme ai colossi, potendo godere di un’automatizzazione che le grandi catene hanno e i singoli no, aumentando la competititività. C’è una riduzione dell’inquinamento, sia dei clienti, sia dei magazzini di stoccaggio delle catene che, inviando a casa senza passare dal negozio, risparmiano un viaggio".
Non pensa che ci sia un rischio per le botteghe fisiche?
"Secondo me no, ormai lo shopping online è consolidato. Noi lo miglioriamo".